COLLE VAL D’ELSA. Una piazza Nova gremita e uno scroscio di applausi hanno salutato l’arrivo della segretaria nazionale del Partito Democratico nel centro di Colle, giovedì pomeriggio, quando ha parlato ai colligiani davanti alla sede del Comitato elettorale per Vannetti Sindaco.
“Ciao Colle, come state? – ha esordito la candidata alle Europee per il Pd nella circoscrizione Centro -. Vi ringrazio per aver scelto questo straordinario candidato sindaco, Riccardo Vannetti, che con la sua capacità di ascolto e la sua capacità professionale è la figura giusta per portare il rinnovamento di cui ha bisogno la vostra città, nel segno della rigenerazione urbana e della giustizia sociale. Proprio nella giustizia sociale, nelle sue radici antiche, affonda il senso del nostro impegno”.
La segretaria nazionale dem con la grinta e la chiarezza che la contraddistinguono, ha parlato di sanità pubblica, di salario minimo, di immigrazione (“ossessione della destra, che non si accorge dell’emigrazione dei giovani costretti ad andare a ll’estero a lavorare”), di nuove povertà (“un problema sociale, non individuale”), welfare, trasporto pubblico e sostenibilità ambientale (“io sono un’appassionata di comunità energetiche, perché possono farle tutti”), discriminazione (“arrivo da una visita alla comunità Rondine, un’esperienza che ci deve insegnare”), diversità (“parlo di Lgtb, per i quali non ci deve essere discriminazione. Parliamo di amore tra persone, e chi si ama merita di potersi sposare”). Ha fatto anche un riferimento alle proprie origini senesi da parte di madre. In realtà, la famiglia Viviani, di cui il senese Agostino è nonno materno della segretaria Dem, può vantare radici colligiane fino agli anni ‘30 del novecento.
Riccardo Vannetti, visibilmente emozionato, ha ribadito come il programma elettorale della coalizione che lo sostiene coincida “con la visione nazionale della segretaria Pd. Se un anno fa mi avessero detto che oggi sarei stato qui in veste di candidato – ha detto Vannetti salutando i cittadini – avrei pensato di aver battuto la testa. E invece sono qui, candidato a sindaco, spinto dall’amore per la mia città, al fianco di una persona, che con la sua gentilezza, la sua energia e il suo esempio quotidiano di ‘resistenza’ ci spinge ogni giorno a metterci in gioco.
Io ringrazio la segretaria nazionale Pd per la sua attenzione sulla partita di Colle, per la connessione ideologica che ci accomuna e il nostro rapporto personale. Ma vi dico che io da solo non sono nulla, lei da sola non è nulla, ma insieme siamo un tutto. E dobbiamo fare sì che il centrosinistra governi Colle, governi l’Italia e l’Europa”.