“La lista civica – si legge nella nota del Pd badengo – sostiene le tesi del comune di Pienza che non vuole aderire alla nostra Società della salute ma a quella della Val di Chiana, in quanto Abbadia è più difficile da raggiungere. Può essere anche normale che al sindaco di Pienza, sostenuto dalla lista civica, non preoccupino le sorti del nostro ospedale, dei sacrifici e delle battaglie fatte per mantenerlo, potenziarlo e renderlo importante com’è oggi. Quello che invece sorprende (e amareggia) è che la lista civica “Per Abbadia”, pur di demonizzare la maggioranza e continuare nella speculazione politica, chieda di aspettare le decisioni di Pienza, mettendo in crisi lo svolgimento dei servizi sociali nella nostra zona e indebolendo lo sviluppo del nostro ospedale. Nel frattempo a Piancastagnaio la società della salute Amiata Val d’Orcia è stata approvata all’unanimità”.
“È già previsto – continua la nota – che se Pienza non aderirà, le sue quote andranno proporzionalmente agli altri comuni della zona Amiata-Val d’Orcia. Va detto che se la polemica politica è normale, distribuire volantini che contengono informazioni inesatte serve solo ad alimentare la disinformazione fra i cittadini, per di più su un tema così importante e delicato. La Società della salute è il nuovo modello di programmazione e gestione dei servizi alla persona voluto dalla regione Toscana in tutte le zone socio-sanitarie. È un consorzio pubblico, fra comuni e azienda Usl. Le scelte restano dunque in mano ai comuni. Rispetto al precedente modello, ci saranno maggiori opportunità di attivare nuove leve finanziarie, come i fondi europei e i contributi delle fondazioni bancarie. Contributi necessari se vogliamo continuare a garantire ai cittadini lo stesso standard di servizi, visti i tagli del Governo al fondo per le politiche sociali e per la non autosufficienza”.