Così la Provincia di Siena risponde a chi, in maniera impropria ha parlato di disastro ambientale e di perdite per gli agricoltori, affermazioni smentite anche dallo stesso Comune di Montepulciano dopo opportuni sopralluoghi.
L’atto vandalico che ha causato l’abbassamento del lago di ben 77 cm, peraltro immediatamente denunciato all’Autorità Giudiziaria, ha messo in serio pericolo l’equilibrio delicato dell’Oasi, e la Provincia di Siena ha fin da subito attivato tutti i servizi interessati (bonifica, difesa del suolo, patrimonio, riserve naturali, Polizia Provinciale) in costante collaborazione con l’Università, per intensificare i monitoraggi, e gli altri Enti coinvolti: Comuni di Chiusi e Montepulciano, Provincia di Arezzo, Autorità di Bacino e Società Nuove Acque.
“È inaccettabile – afferma l’Assessore all’Agricoltura e Aree Protette Anna Betti –la strumentalizzazione di un’azione dolosa, che grazie alla tempestività di un’azione sinergica e coordinata dalla Provincia, non ha prodotto nessun disastro, né alle colture, né tantomeno all’habitat del lago. Fin da subito, d’accordo con il collega Ass.re Pinciani, siamo intervenuti con: lo svaso di acqua dal Lago di Chiusi a quello di Montepulciano; il blocco degli attingimenti, peraltro previsto nelle autorizzazioni rilasciate ( n.d.r.: le concessioni sono tutte per uso irriguo di soccorso ); l’ l’impegno H 24 del Corpo di Polizia Provinciale per la notifica e il rispetto dell’ordinanza; il costante monitoraggio dei parametri delle acque e dell’ecosistema da parte del Servizio Aree Protette insieme all’Università di Siena. Voglio ringraziare pubblicamente i Servizi provinciali e tutti i Soggetti coinvolti che hanno permesso di superare, senza conseguenze, la fase di criticità e che continueranno a vigilare, con identico senso di responsabilità e attenzione, su di una risorsa così preziosa per l’intera collettività.”
“La gestione dell’emergenza – dichiara il Vicepresidente della Provincia Alessandro Pinciani – sta impegnando in modo significativo gli uffici competenti dell’amministrazione provinciale, dandone prova di capacità di organizzazione e coordinamento anche con altre amministrazioni ed enti, soprattutto nell’ambito delle operazioni di sostentamento del lago di Montepulciano con svasi controllati dal lago di Chiusi. Emerge inoltre la necessità nel futuro di pianificare tra i numerosi soggetti interessati, tra cui la provincia di Perugia che deriva le acque degli affluenti verso il Trasimeno, le iniziative che permettano di definire una gestione sostenibile e solidale di una risorsa così strategica per l’intero territorio della Val di Chiana sia per gli usi idropotabili ed ambientali che, in subordine, per quelli irrigui.”