“La Contrada della Pergola condanna quanto accaduto durante il Palio di domenica 8 settembre per il grave gesto commesso dalla figurante durante lo svolgimento della corsa. Ma ancor di più la Contrada della Pergola condanna la campagna di linciaggio che ne è seguita a carico della figurante che l’ha vista oggetto di gesti, commenti e giudizi che non sono giustificabili in una società civile. Giudizi che hanno investito direttamente anche questa Contrada. La Contrada della Pergola nel ribadire la propria estraneità a quanto commesso e riconoscendo che la corsa sia stata in parte viziata da quanto accaduto, rivendica il proprio diritto a festeggiare un palio, non sicuramente quello sognato e con la felicità immaginata a distanza di 25 anni, ma regolarmente assegnato dalla decisione della Giuria preposta in virtù di un Regolamento che all’art. 12.2 recita” il palio consegnato non può essere revocato o ritirato”; prevedendo lo stesso Regolamento, alla fine della corsa, la possibilità della stessa, di una decisione opposta a quella della consegna.
Pertanto, una decisione ripensata o non ritenuta giusta successivamente al momento in cui la Giuria l’ha presa, non può essere motivo di esortazione a questa Contrada alla restituzione del Palio che niente ha a che vedere con le azioni intraprese nei confronti della figurante per cui ci auguriamo un sincero abbassamento dei toni.
Invertire questa deriva deve essere obiettivo comune per l’Amministrazione, per le Contrade e per tutti i cittadini che hanno a cuore il vero significato di questa manifestazione, che deve essere una vetrina positiva e motivo di orgoglio per il nostro paese. Permettiamo a tutti i ragazzi e i bambini ascianesi di proseguire in questa manifestazione con il gusto ed il piacere di vivere la contrada e non con la difficoltà a manifestarne l’appartenenza perché motivo di scherno o insulti ingiustificati.