“Avviata la procedura di licenziamento collettivo per i 19 dipendenti ancora in forza”
FIRENZE. “A fronte delle preoccupazioni delle rappresentanze sindacali sulla salvaguardia occupazionale, si è evidenziata la determinazione aziendale di interrompere l’attività produttiva”. La Giunta ha risposto in aula all’interrogazione di Marco Casucci (Lega nord) sulla situazione occupazionale della Nuova Rocchi di Sinalunga, in provincia di Siena. Alla base della decisione dell’azienda manifatturiera, specializzata in produzione e distribuzione di componenti nel settore della produzione dell’energia elettrica e presente nel senese da 30 anni, la grave situazione finanziaria originata dalla perdita di fatturato.
La Regione, come si ribadisce nella risposta della Giunta, “ha dovuto prendere atto dell’indisponibilità della società a qualsiasi soluzione alternativa alla cessazione dell’attività”. “La società ha avviato la procedura di licenziamento collettivo per i 19 dipendenti ancora in forza”.
“Si tratta di un altro episodio di crisi del lavoro aziendale in Toscana – ha detto Casucci-. Chiedo che si continui a vigilare sulla sorte dei lavoratori”. “Mi ritengo soddisfatto – ha concluso il consigliere regionale – perché nella risposta la Giunta chiarisce che la società non è stata beneficiaria di finanziamenti”.
L’intervento di Marco Casucci
“La risposta avuta dalla Giunta in merito alla mia interrogazione sul delicato caso della “Nuova Rocchi” di Sinalunga – afferma Marco Casucci, consigliere regionale della Lega Nord – mi soddisfa perché abbiamo avuto la certezza che l’azienda in questione non abbia beneficato di finanziamenti pubblici, considerata anche la decisione di avviare la procedura di licenziamento nei confronti della ventina di dipendenti.” “Un altro grave episodio di crisi lavorativa-prosegue il Consigliere-che testimonia come la crisi, nonostante qualcuno a Sinistra affermi ostinatamente il contrario, sia ancora molto presente in Toscana.” “La Regione-precisa l’esponente leghista-ha dovuto prendere atto delle irremovibili iniziative della Proprietà, ma ho chiesto ugualmente, con forza, che si continui a vigilare sulla problematica.” “I dipendenti e le loro famiglie-conclude Marco Casucci-non devono, quindi, essere abbandonati a sé stessi, ma l’auspicio è che si supporti concretamente chi sta perdendo il posto di lavoro a trovarne velocemente un altro, magari nello stesso specifico settore manifatturiero; non sarà facile, ma bisogna provarci con tutte le nostre forze!”