"Ancora miracoli elettorali in quel di Chiusi. Dopo la SP 146, il palasport"
CHIUSI. “Anche il via alla gara per il nuovo Palasport non è altro che una boutade elettorale, certo non un avvio vero e proprio dei lavori. Il tutto, però, avviene quando a Chiusi la squadra di volley ormai gioca stabilmente a Siena. Ci auguriamo che l’opera non serva per coprire la vergogna dello stadio, un’opera da megalomani della quale si cerca ora di recuperare quel poco che era stato costruito dopo aver dilapidato quasi due milioni di Euro di risorse pubbliche senza il benché minimo business plan (ed un certo Stefano Scaramelli era anche Assessore alle opere pubbliche). Se l’opera è necessaria per dare un valido supporto al mondo sportivo chiusino, difficilmente potrà servire a far tornare a chiusi l’Emma Villas. Crediamo che una questione simile debba essere valutata con la massima attenzione: Chiusi ha una miriade di problemi che la affliggono e che forse andrebbero affrontati con la massima priorità”.
Anche il candidato sindaco leghista espressione della coalizione di centrodestra, Niccolò Martinozzi, è dello stesso avviso: “Rieccoci! Altro polverone, altra inaugurazione, in perfetto stile Cecco-Scaramelliano. Lo stadio deve essere terminato, lo vollero per forza, e ora lo devono terminare, anche se si tratta di uno scandalo. D’altra parte siamo sotto elezioni: perciò, avanti con i fuochi d’artificio e gli effetti speciali. I soldi che erano destinati per lo stadio, siano spesi per lo stadio. Avanti a piccoli passi, ma avanti, anche se la toppa è peggio dello strappo. Riusciranno mai a finire una cosa iniziata, facendo per una volta una figura di amministratori pubblici degni dell’incarico affidato loro dai Cittadini? Si sono divertiti con il “giocattolo” del Comune per 70 anni ininterrottamente, mandandolo a picco. È arrivato il momento di levarglielo di mano.”
Niccolò Martinozzi candidato sindaco Lega Nord