Due arresti in flagranza di reato. Lo stupefacente avrebbe fruttato sul mercato oltre 2 milioni di euro
POGGIBONSI. La Guardia di Finanza prosegue la propria azione di contrasto ai traffici illeciti e allo spaccio ed al consumo di sostanze stupefacenti su tutta la Provincia. L’attività di prevenzione e repressione, particolarmente rafforzata in corrispondenza dei ponti primaverili del 25 aprile e del 1° maggio, ha consentito di sottoporre a sequestro, nel territorio del Comune di San Gimignano, 20 chili di cocaina trovati nell’autovettura di una persona di nazionalità albanese residente nella Valdelsa senese.
L’attenzione dei finanzieri nel corso di un servizio in abiti borghesi dedicato al contrasto dei traffici illeciti è stata attirata dall’andamento di una vettura che ha abbandonato una strada di grande scorrimento nel territorio di competenza, deviando a forte velocità lungo strade secondarie. La condotta di guida del conducente ed il luogo verso cui il veicolo si è diretto, già oggetto di osservazione nei mesi passati da parte dei militari, ha aumentato i sospetti definanzieri, sospetti che sono divenuti quasi certezze allorquando l’autovettura è entrata nell’aia di un casolare all’apparenza disabitato ma sorvegliato da un rottweiler, il quale impediva a chiunque di avvicinarsi alla porta d’ingresso.
Sulla base di tali elementi, la pattuglia ha deciso di effettuare un controllo approfondito nei confronti del mezzo condotto dala persona, risultata poi di nazionalità albanese, sino a quel momento non conscio di essere stato seguito, il quale ha palesato subito chiari segnali di nervosismo ed agitazione.
La perquisizione effettuata sull’auto ha permesso, così, di rinvenire l’ingente carico di cocaina racchiuso in un cartone e destinato ad un italiano dimorante proprio nel cascinale. L’italiano è risultato essere gravato da specifici precedenti di polizia e già oggetto di segnalazione da parte delle Fiamme Gialle del capoluogo nei mesi precedenti, che gli avevano già sequestrato alcuni grammi di sostanza stupefacente “per uso personale”.
La perquisizione domiciliare ha permesso di scoprire un vero e proprio “laboratorio della droga”, in cui erano presenti solventi, reagenti di vario genere e denaro contante, proveniente dal giro di spaccio, nonché ulteriori 200 grammi di cocaina, hashish e panetti da laboratorio. I finanzieri hanno inoltre sequestrato diversi telefoni, alcuni dei quali criptati, vario materiale per il confezionamento dello stupefacente, tra cui bilancini di precisione, nonché l’autovettura utilizzata per gli scopi illeciti.
Per gli arrestati si sono aperte le porte del carcere di Siena, ove sono stati condotti nella notte dal personale della Tenenza e del locale Gruppo per essere messi a disposizione dell’Autorità Giudiziaria procedente. Su disposizione del Pubblico Ministero di turno, Silvia Benetti, sono tuttora in stato di custodia cautelare. Il cane è stato affidato ad una congiunta di uno dei due arrestati.
Il sequestro attuato dai Finanzieri risulta essere tra i più ingenti mai effettuati nel territorio senese e la sostanza stupefacente, ove rivenduta, avrebbe potuto fruttare sul mercato un ingente guadagno, che si stima intorno ai due milioni di euro.
Non si esclude che la droga fosse destinata a un mercato più ampio rispetto a quello della provincia senese.