PIENZA. Diffida formale alle monache benedettine di Pienza, in particolare alla madre superiora Diletta Forti, da parte della Diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza: le 13 religiose di clausura del monastero Maria tempio dello Spirito santo, secondo la diocesi, “hanno posto in essere una serie comportamenti totalmente disallineati con la loro scelta di vita, in aperta violazione con le norme regolatrici del Codice di Diritto canonico e del loro Ordine cui, per loro libera scelta, hanno prestato sincera ed incondizionata obbedienza”.
Le suore nei giorni scorsi hanno espresso pubblicamente delle critiche contro alcune disposizioni assunte dalla Santa sede dopo una visita apostolica, tra cui la sostituzione della madre superiora, che le suore rifiutano di accettare.
ATTO DI SIGNIFICAZIONE E DIFFIDA
In merito alle circostanze che stanno coinvolgendo il Monastero “Maria Tempio dello Spirito Santo” di Pienza, la Santa Sede e anche la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, pubblichiamo l’atto di significazione e diffida che è stato redatto in data 24 febbraio dall’avvocato Alessandro Pasquazi in qualità di Consulente legale della Diocesi e della Federazione Picena delle Monache Benedettine.
In merito alle circostanze che stanno coinvolgendo il Monastero “Maria Tempio dello Spirito Santo” di Pienza, la Santa Sede e anche la diocesi di Montepulciano-Chiusi-Pienza, pubblichiamo l’atto di significazione e diffida che è stato redatto in data 24 febbraio dall’Avv. Alessandro Pasquazi in qualità di Consulente legale della Diocesi e della Federazione Picena delle Monache Benedettine: