SOVICILLE. Torna a splendere la Chiesa della Compagnia di Maria Santissima del Ponte allo Spino. Dopo i lavori di restauro iniziati nel 2000 e che hanno interessato la parte interna, la Chiesa sarà riaperta domenica (6 settembre) alle ore 18, alla presenza del sindaco di Sovicille, del presidente della Fondazione Mps – che ha sostenuto prevalentemente l’intervento – insieme alla Compagnia di Ponte allo Spino, oltre agli enti e realtà locali, alle istituzioni religiose e a tutti coloro che vorranno ammirare il restauro della Chiesa.
Alle ore 18 i parrocchiani delle comunità religiose limitrofe si riuniranno, dopo un pellegrinaggio a piedi partito dalle rispettive parrocchie, di fronte alla Chiesa di Ponte allo Spino, per assistere alla solenne celebrazione prevista per le ore 19 con la partecipazione del Coro della Pro-Loco di Sovicille, che vedrà la partecipazione di tutti i parroci della zona e che segnerà la riapertura del luogo religioso. Alle ore 20 sarà offerto un rinfresco, seguito, alle ore 21 da “Maria storia di tre donne”, un appuntamento religioso per dare voce a tre donne del Vangelo che raccontano il loro incontro con Gesù e il loro amore spirituale nei suoi confronti.
“Il restauro della Chiesa di Ponte allo Spino – commenta il sindaco di Sovicille, Alessandro Masi – è stato complesso e segna un momento importante per la nostra comunità non solo perché consente di conservare, per il futuro, un altro dei tanti monumenti che compongono il ricco patrimonio artistico e storico locale, ma anche perché Ponte allo Spino è uno dei luoghi fondativi e simbolo di Sovicille, ed in questo posto la civiltà rurale ed idraulica degli antichi incrociava una delle strade più antiche della Toscana”.
La portata dell’opera viene sottolineata anche da Andrea Brogi, architetto responsabile dell’intervento insieme all’architetto Francesca Bianciardi e all’ingegnere Claudio Neri. “Secondo fonti storiche – spiega Brogi – la Chiesa di Ponte allo Spino sarebbe stata costruita nei primi decenni del 1600 dal Cardinale Fabio Chigi, divenuto poi Papa Alessandro VII, o nella metà dello stesso secolo da Flavio Chigi, nipote di Fabio, in onore dello zio. La chiesa fu oggetto di una prima ristrutturazione di grande qualità alla fine del 1700 e, successivamente, nella prima metà del 1800, quando venne inserito l’organo e costruito il pulpito. All’inizio del 1900 venne effettuato un intervento di qualità minore, con un intonaco pesante e a strisce bianche e nere. Seguì una fase di abbandono dell’edificio, recuperato con questo ultimo intervento, avviato nel 2000, che ha permesso di risanare l’ambiente, che si presentava molto umido con danni ingenti alle pareti, e di rimuovere l’intervento improprio del 1900, recuperando i preziosi decori coperti dall’intonaco. Sono stati, inoltre, restaurati gli arredi mobili, quali panche, confessionali e balaustra, ed è stato ristrutturato il tetto, rendendolo antisismico senza perdere la copertura originaria del 1600. Adesso, possiamo restituire a Sovicille la Chiesa di Ponte allo Spino rinnovata nella sua parte interna, mentre rimangono da compiere gli interventi esterni, oggetto di un lavoro che è ancora in itinere”.