I due artisti che compongono l'esposizione sono la chiusina Roberta Betti e
CHIUSI. La mostra “Istinti Razionali”, inaugurata a Chiusi lo scorso dicembre, a cura degli artisti Roberta Betti e Fulvio Fanti, patrocinata dal Comune della città di Chiusi e dal comune di Bologna Quartiere Santo Stefano, si è spostata dalla città di Porsenna nel capoluogo dell’Emilia Romagna, visitabile negli spazi della Sala Museale Complesso del Baraccano fino al 19 Aprile prossimo. L’artista chiusina Roberta Betti, che non è nuova ad esposizioni nazionali ed internazionali, tra cui una mostra a Parigi sulla Tour Eiffel, oltre a Bruxelles, New York, e in diverse città italiane, da Torino a Bologna, Modena, Siena, Palermo, porta con sè le origini della città natale etrusca, che la ispira e la ha ispirata fin dai suoi primi passi artistici. ‘I due artisti Betti e Fanti – si legge tra le righe nella critica del catalogo a cura di Andrea Baffoni – sono impegnati in una personale ricerca scaturente dal profondo dell’inconscio, non calibrata sul principio del riconoscere ma contenuta nel desiderio dell’esprimere paradigmi nascosti nel lavoro dei due artisti, diametralmente opposti, in cui convivono razionalità e istinto, che, alternandosi, sovrapponendosi, danno origine a paradossi continui che sono infine il senso stesso della vita”
“Complimenti – dichiarano il Sindaco Juri Bettollini e il vicesindaco Chiara Lanari – ai due artisti, in particolar modo alla chiusina Roberta Betti per questa esperienza e per i suoi lavori con cui Roberta veicola anche la città di Chiusi nelle esposizioni nazionali ed internazionali nelle quali è presente, collaborando spesso anche ad iniziative artistiche in città, per promuovere le proprie radici e, nel contempo, l’introspezione, la cultura e l’arte”.
Roberta Betti nasce a Chiusi, autodidatta, decide di aprire un atelier in centro storico, dove spesso ospita eventi e mostre, ha partecipato a numerose collettive e personali, si legge di lei: “Roberta si esprime attraverso l’arte dapprima con gli acquerelli e gli acrilici dei panorami dell’ambiente quotidiano per poi lasciare il campo alle composizioni floreali, intessute di colori intensi e sfumature delicate. A poco a poco la sua arte approda decisamente alla forma espressiva astratta. La pittura odierna è legata ad una ricerca introspettiva fatta di ferite, dolori, ingiustizie della vita. In ogni opera, però, ritroviamo sempre uno sprazzo di luce, uno sprazzo di salvezza.”