CHIUSI. Marco Nasorri commenta la decisione di tagliare due intercity sulla linea Firenze – Roma, venendo meno così agli accordi raggiunti lo scorso febbraio e contenuti nella risoluzione presentata da Franco Ceccuzzi.
“I tagli agli Intercity e il declassamento sulla linea lenta sono inaccettabili. E’ in atto, da parte del governo, una politica aziendalista, vecchia, priva di ogni logica economica e contraria ad ogni criterio di sostenibilità. Trenitalia e il governo – afferma Nasorri – guardano solo all’alta velocità, riducendo tutti gli altri servizi. Un progetto che, slegato da servizi di collegamento con i territori, condanna molte realtà, come la nostra, alla marginalità, dividendo il Paese, creando inaccettabili disuguaglianze e provocando un grave danno per interi sistemi economici e sociali”.
“E’ inaccettabile che il Governo, inoltre, – prosegue Nassori – non rispetti gli impegni assunti nelle sedi istituzionali, lasciando che Trenitalia continui a sopprimere treni senza predisporre servizi alternativi. Un governo che si interessa ai bisogni del Paese deve garantire una politica per i trasporti che assicuri il diritto alla mobilità ai tutti i suoi cittadini. Un impegno che, a livello locale, vogliamo portare avanti attraverso azioni concrete e programmi precisi. La provincia di Siena, pur non avendo la titolarità del trasporto ferroviario, dovrà rilanciare una forte azione nei confronti di Trenitalia e del governo insieme alle istituzioni locali, alle associazioni di categoria, al mondo imprenditoriale, ai pendolari, e con un sostegno più determinato della Regione Toscana”.
“L’obiettivo immediato – sottolinea Nasorri – è impedire i tagli agli intercity lungo la linea Roma – Firenze, per non marginalizzare il nostro bacino e la stazione di Chiusi. E’ fondamentale, poi, definire un nuovo accordo come quello realizzato dieci anni fa e quasi concluso, che stabilisca un piano di investimenti per ammodernare la rete ferroviaria senese e dotarla di adeguati collegamenti con l’alta velocità. Il sistema senese, se vuole giocare un ruolo significativo nel trasporto delle persone e delle merci, deve compiere scelte importanti, mettendo anche risorse proprie, potenziando il ruolo della stazione di Chiusi nei collegamenti con Siena e con il sud e il nord Italia”.
“Occorre – continua Nasorri – un’azione comune di tutti i territori, le stazioni e le Regioni interessate, che dovranno assumere un ruolo di coordinamento in questa battaglia. La provincia senese nei prossimi anni dovrà incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e favorire una visione del trasporto locale integrato tra ferro e gomma, come del resto si legge nel programma della coalizione che sostiene Simone Bezzini alla presidenza della Provincia. Il nuovo piano provinciale – conclude Nasorri – della mobilità dovrà essere l’occasione per passare da un sistema ‘a linee’ ad un sistema integrato di collegamenti ‘a rete’, definendo politiche della mobilità e della sosta, nuove modalità di collegamento verso luoghi di interesse pubblico, quali il plesso ospedaliero di Nottola, e più rispondenti alle nuove esigenze ed alle trasformazioni avvenute negli ultimi anni”.
“I tagli agli Intercity e il declassamento sulla linea lenta sono inaccettabili. E’ in atto, da parte del governo, una politica aziendalista, vecchia, priva di ogni logica economica e contraria ad ogni criterio di sostenibilità. Trenitalia e il governo – afferma Nasorri – guardano solo all’alta velocità, riducendo tutti gli altri servizi. Un progetto che, slegato da servizi di collegamento con i territori, condanna molte realtà, come la nostra, alla marginalità, dividendo il Paese, creando inaccettabili disuguaglianze e provocando un grave danno per interi sistemi economici e sociali”.
“E’ inaccettabile che il Governo, inoltre, – prosegue Nassori – non rispetti gli impegni assunti nelle sedi istituzionali, lasciando che Trenitalia continui a sopprimere treni senza predisporre servizi alternativi. Un governo che si interessa ai bisogni del Paese deve garantire una politica per i trasporti che assicuri il diritto alla mobilità ai tutti i suoi cittadini. Un impegno che, a livello locale, vogliamo portare avanti attraverso azioni concrete e programmi precisi. La provincia di Siena, pur non avendo la titolarità del trasporto ferroviario, dovrà rilanciare una forte azione nei confronti di Trenitalia e del governo insieme alle istituzioni locali, alle associazioni di categoria, al mondo imprenditoriale, ai pendolari, e con un sostegno più determinato della Regione Toscana”.
“L’obiettivo immediato – sottolinea Nasorri – è impedire i tagli agli intercity lungo la linea Roma – Firenze, per non marginalizzare il nostro bacino e la stazione di Chiusi. E’ fondamentale, poi, definire un nuovo accordo come quello realizzato dieci anni fa e quasi concluso, che stabilisca un piano di investimenti per ammodernare la rete ferroviaria senese e dotarla di adeguati collegamenti con l’alta velocità. Il sistema senese, se vuole giocare un ruolo significativo nel trasporto delle persone e delle merci, deve compiere scelte importanti, mettendo anche risorse proprie, potenziando il ruolo della stazione di Chiusi nei collegamenti con Siena e con il sud e il nord Italia”.
“Occorre – continua Nasorri – un’azione comune di tutti i territori, le stazioni e le Regioni interessate, che dovranno assumere un ruolo di coordinamento in questa battaglia. La provincia senese nei prossimi anni dovrà incentivare l’utilizzo del mezzo pubblico e favorire una visione del trasporto locale integrato tra ferro e gomma, come del resto si legge nel programma della coalizione che sostiene Simone Bezzini alla presidenza della Provincia. Il nuovo piano provinciale – conclude Nasorri – della mobilità dovrà essere l’occasione per passare da un sistema ‘a linee’ ad un sistema integrato di collegamenti ‘a rete’, definendo politiche della mobilità e della sosta, nuove modalità di collegamento verso luoghi di interesse pubblico, quali il plesso ospedaliero di Nottola, e più rispondenti alle nuove esigenze ed alle trasformazioni avvenute negli ultimi anni”.