E' emersa la necessità di rilanciare il sistema dei servizi anche nelle aree a bassa densità
SARTEANO. Nei giorni scorsi si è svolto (da remoto) l’incontro promosso da Anci Toscana, in collaborazione con la Regione Toscana, denominato INCIMA “Stati Generali della Montagna”, un percorso di ascolto con tutte le Unioni dei Comuni della Toscana finalizzato alla raccolta delle problematiche, proposte e suggerimenti legati allo sviluppo dei territori montani che possono contribuire alla definizione della programmazione regionale di queste aree. Il percorso di ascolto ha interessato anche l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese le cui caratteristiche, dei dieci Comuni che ne fanno parte, legano aspetti morfologici della montanità alle questioni dei piccoli borghi e della ruralità.
Le politiche regionali per la montagna puntano alla valorizzazione economico, sociale e culturale dei territori montani, allo sviluppo e al sostegno della competitività del sistema montano, alla promozione e qualità dei servizi in montagna, alla tutela dell’ecosistema montano e soprattutto al contrasto dello spopolamento di questi territori. Il programma di Governo pone particolare attenzione ai territori montani ed indica la necessità di un rafforzamento della governance dei territori montani ed il coordinamento degli interventi regionali nei diversi settori incidenti su tali territori. Compito delle Regioni è quello di definire i nuovi Piani Regionali di Sviluppo ponendo tra gli obiettivi il riequilibrio e la coesione territoriale tra aree interne ed aree centrali.
Gli “Stati Generali della Montagna” sono il momento in cui fare il punto e definire le priorità per la montagna per la legislatura della Regione Toscana appena aperta, che tra l’altro coincide temporalmente con la definizione del Piano Regionale di Sviluppo all’interno del quale sarà compresa anche la Strategia per la Montagna.
Nella tappa con l’Unione dei Cumuni Valdichiana Senese, su invito, hanno partecipato gli amministratori e i soggetti considerati strategici per lo sviluppo locale, 23 persone tra cui personale e dirigenti della Regione Toscana e di ANCI Toscana, Sindaci del territorio, Cooperative di Comunità, Sindacati, Associazioni di categoria, l’Associazione Strada del Vino Nobile e GAL Siena. L’incontro è stato aperto da Luca Marmo, Sindaco di San Marcello Piteglio e Coordinatore della Consulta Montagna di Anci Toscana. Durante l’incontro sono emersi i problemi legati al rapporto città e montagna, alla esigenza di rilanciare il sistema dei servizi anche nelle aree a bassa densità, la necessità di investire rapidamente in infrastrutture materiali e digitali per rendere sempre più attrattivi i nostri territori.
L’incontro è stato anche l’occasione per presentare una fotografia del territorio sotto il profilo demografico e sociale, che ha mostrato anche gli effetti della pandemia sul mercato del lavoro e sulla struttura produttiva locale. Nell’occasione è stato presentato GEOscopio, ovvero lo strumento webgis (sistemi informativi geografici pubblicati su web) con cui è possibile visualizzare ed interrogare i dati geografici di tutti i Comuni della Regione Toscana. Questo il link per prendere visione dei dati relativi ai cosiddetti “Comuni svantaggiati”: www502.regione.toscana.it/
GEOscopio strumento webgis per cittadini e istituzioni
GEOscopio (www.regione.toscana.it/-/
Lo scopo di questo lavoro è quello di dare una rappresentazione visiva dei cosiddetti “Comuni cosiddetti” e degli aspetti caratterizzanti, geografici e socio-demografici. Gli Enti sono stati suddivisi in Comuni facenti parte delle “Aree interne”, “Comuni interamente montani” e “Piccoli Comuni” (minori o uguali a 5000 abitanti e una sottosezione è dedicata a quelli con una popolazione inferiore o uguale a 1000 abitanti). Una sezione è dedicata ai 50 Comuni con il maggior indice di disagio al fine di evidenziare dove verranno focalizzati maggiormente gli interventi da parte della Regione Toscana. La sezione delle “Aree Interne” sarà integrata con interventi di dettaglio per le relative strategie.
Per il contrasto allo spopolamento sono stati inseriti i servizi fondamentali presenti nei vari Comuni interessati (numero di farmacie e scuole, suddivise in scuole dell’infanzia, primarie, secondarie di primo grado e secondarie di secondo grado). Sono rappresentati: i “Sistemi Locali del Lavoro” (SLL) i cui confini, indipendentemente dall’articolazione amministrativa del territorio, sono definiti utilizzando i flussi degli spostamenti giornalieri casa/lavoro (pendolarismo), rilevati in occasione dei Censimenti generali della popolazione e delle abitazioni, luoghi in cui vengono esercitate le relazioni sociali ed economiche; le Aree Naturali Protette (Parchi Nazionali e Riserve Statali, Parchi e Riserve Regionali, Parchi Provinciali, Aree Marine Protette e le ANPIL – Aree Naturali Protette di interesse locale.
Come leggere i dati
Cliccando sul singolo “Comune”, oltre una prima scheda generale, troviamo una serie di dati: classificazione (comune montano, piccolo, aree interne o appartenente a più categorie), codice ISTAT, superficie, numero abitanti, farmacie e scuole, oltre l’indicazione del Distretto Asl. Cliccando, poi, su “Visualizza scheda” troviamo gli indicatori che più rappresentano l’aspetto sociale della popolazione dei cosiddetti “Comuni Svantaggiati”; in queste schede sono indicati, anche: la presenza o meno di Cooperative di Comunità, gli Uffici Postali, la popolazione al 1° gennaio 2019 e indicatori quali lo spopolamento dell’ultimo quinquennio, l’indicatore di disagio, l’intensità morfologica e i dati sul pendolarismo (entrati/usciti all’ultimo censimento della popolazione del 2011), che mostrano il grado di attrattività di un Comune, dovuto all’ingresso di persone per motivi di studio e lavoro (valori superiori a 100 indicano che il numero di persone che si recano in quel comune è superiore al numero di usciti, di conseguenza è un Comune meno soggetto a spopolamento).
L’inquadramento demografico
In GEOscopio sono presenti tutti gli indicatori demografici di ciascun Comune che forniscono un quadro dettagliato della distribuzione della popolazione in percentuale: “bambini” (da 0 a 14 anni); tasso di anzianità (ovvero gli over 65 sul totale della popolazione); popolazione attiva, ovvero quella produttiva, che lavora, che fa figli (dai 15 ai 64 anni); c’è poi anche un indicatore molto importante: l’indice di vecchiaia, che permette di valutare il livello di invecchiamento della popolazione, punto cardine per molti Comuni (ovvero il rapporto fra la popolazione anziana e quella dei “bambini”: un valore superiore a 100 indica una maggior presenza di soggetti anziani sui giovanissimi, tanto più alto è il valore, tanto più ci troviamo di fronte ad una popolazione anziana.
Per ulteriori informazioni sulla navigazione e sui dati statistici: montagna@regione.toscana.it
Questa la sezione del portale open source GEOscopio dedicato ai cosiddetti “Comuni svantaggiati”: www502.regione.toscana.it/