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di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO. Parole ferme quelle che il presidente della Pianese Calcio ASD spende non solo per "denunciare i fatti accaduti alla fine della gara" con la Pistoiese di mercoledì scorso ma anche per "prendere le distanze dalle lamentele del presidente della'U. S. Pistoiese 1921 circa la cattiva organizzazione della gara".
"Alcuni giorni prima della gara – recita il comunicato stampa diramato – venne concordemente stabilito tra il sindaco di Piancastagnaio Fabrizio Agnorelli e il presidente della Pistoiese di dividere le due tifoserie assegnando ai tifosi della Pistoiese la nuova tribuna coperta dello stadio di Piancastagnaio ed ai tifosi della Pianese la vecchia tribuna scoperta, opposta e ben divisa a quella assegnata, per dovere di ospitalità, ai tifosi della Pistoiese. Tale ospitalità non è stata però ricambiata a fine gara dai tifosi della Pistoiese, i quali, invece di riprendere i propri mezzi per far rientro nella propria città, si sono diretti verso la tribuna che ospitava i tifosi della Pianese con bottiglie, aste, catene e cinture, ed hanno aggredito e picchiato i tifosi che pacificamente stavano abbandonando lo stadio dopo aver assistito ad una corretta e bellissima gara".
"Concordando con la ferma presa di posizione del sindaco di Piancastagnaio", il presidente bianconero non solo contesta le infondate lamentele del presidente della Pistoiese riguardo alla cattiva organizzazione della gara, concordata tra l'altro tra tutte le componenti coinvolte nell'evento qualche giorno prima, ma ritiene le suddette lamentele inconcepibili e di cattivo gusto, considerata la vigliacca e premeditata aggressione effettuata dai tifosi della società che presiede. La Pianese, conclude il comunicato, ha sempre accolto e continuerà ad accogliere i tifosi delle squadre avversarie che verranno ospitate allo stadio di Piancastagnaio nel rispetto dei valori sportivi e civili che contraddistinguono la propria città e comunità, e si augura che non si ripeta mai più quanto accaduto mercoledì scorso, che comunque nulla ha a che vedere con il gioco del calcio".
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PIANCASTAGNAIO. Parole ferme quelle che il presidente della Pianese Calcio ASD spende non solo per "denunciare i fatti accaduti alla fine della gara" con la Pistoiese di mercoledì scorso ma anche per "prendere le distanze dalle lamentele del presidente della'U. S. Pistoiese 1921 circa la cattiva organizzazione della gara".
"Alcuni giorni prima della gara – recita il comunicato stampa diramato – venne concordemente stabilito tra il sindaco di Piancastagnaio Fabrizio Agnorelli e il presidente della Pistoiese di dividere le due tifoserie assegnando ai tifosi della Pistoiese la nuova tribuna coperta dello stadio di Piancastagnaio ed ai tifosi della Pianese la vecchia tribuna scoperta, opposta e ben divisa a quella assegnata, per dovere di ospitalità, ai tifosi della Pistoiese. Tale ospitalità non è stata però ricambiata a fine gara dai tifosi della Pistoiese, i quali, invece di riprendere i propri mezzi per far rientro nella propria città, si sono diretti verso la tribuna che ospitava i tifosi della Pianese con bottiglie, aste, catene e cinture, ed hanno aggredito e picchiato i tifosi che pacificamente stavano abbandonando lo stadio dopo aver assistito ad una corretta e bellissima gara".
"Concordando con la ferma presa di posizione del sindaco di Piancastagnaio", il presidente bianconero non solo contesta le infondate lamentele del presidente della Pistoiese riguardo alla cattiva organizzazione della gara, concordata tra l'altro tra tutte le componenti coinvolte nell'evento qualche giorno prima, ma ritiene le suddette lamentele inconcepibili e di cattivo gusto, considerata la vigliacca e premeditata aggressione effettuata dai tifosi della società che presiede. La Pianese, conclude il comunicato, ha sempre accolto e continuerà ad accogliere i tifosi delle squadre avversarie che verranno ospitate allo stadio di Piancastagnaio nel rispetto dei valori sportivi e civili che contraddistinguono la propria città e comunità, e si augura che non si ripeta mai più quanto accaduto mercoledì scorso, che comunque nulla ha a che vedere con il gioco del calcio".
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