MONTEPULCIANO. Incidente in autostrada A1 nel tratto tra l'uscita di Chiusi e Valdichiana. È morto così, la scorsa notte poco prima dell’una, Antonio Cupiello, 33 anni, da tre mesi dipendente della ditta Fau di Asciano, specializzata in lavori di manutenzione stradale. Il lavoro a cui Cupielli insieme ad altri due colleghi era stato assegnato era quello di realizzare le linee di separazione della corsia di sorpasso e di quella di emergenza.
Originario di Napoli e residente a Foiano della Chiana, l'uomo è stato travolto mentre stava controllando un guasto all'automezzo di servizio. Un secondo operaio ha riportato diverse contusioni, ferito anche il guidatore dell'autoarticolato che ha travolto Cupiello finendo contro il mezzo della ditta. Cupiello aveva il compito di sistemare la linea di separazione tra le corsie di emergenza e di marcia.
Secondo la ricostruzione della polizia stradale di Battifolle, il dipendente della ditta Fau di Asciano era alla guida di uno dei tre automezzi che componevano il cantiere mobile. Per un guasto agli spruzzatori, i tre veicoli si sono fermati e Antonio Cupiello è sceso per controllare il guasto quando un autoarticolato Scania 164, condotto da un salernitano di 36 anni, A.G.M., ha tamponato l'Iveco 80 e il rimorchio condotto dalla vittima, travolgendo lo stesso Cupiello e facendolo finire sulla corsia di emergenza. L'operaio è morto sul colpo. Nell'impatto i due veicoli hanno preso fuoco.
Nell'incidente sono rimasti feriti in maniera non grave il conducente dell'autocarro investitore ed un altro operaio – che accortosi in tempo dell'impatto si è buttato fuori dal mezzo – che sono stati trasportati all'ospedale di Nottola. Il corpo di Antonio Cupiello è stato invece trasferito all'obitorio di Nottola. Il traffico sulla corsia nord dell'Autosole è rimasto bloccato un paio d'ore. Sul posto i vigili del fuoco di Montepulciano e Siena, mezzi del 118 e pattuglie della Polstrada di Battifolle
"Sul posto c’erano tre nostri automezzi – racconta uno dei titolari della Fau all'Ansa – due dei quali avevano la freccia illuminata, alta quattro metri, proprio per segnalare la presenza del cantiere mobile". Il cantiere, con restringimento della carreggiata, era segnalato da un furgone con una freccia luminosa che chiudeva la "carovana". Poco più avanti era fermo il camion "spargivernice" guidato da Cupiello, con a bordo un collega. Li precedeva a qualche centinaio di metri il terzo mezzo, anch’esso con freccia segnalatrice.
L’autista del Tir, che sembra procedesse a velocità sostenuta, avrebbe detto di aver perso il controllo del mezzo una volta giunto in prossimità del restringimento di carreggiata. Secondo Autostrade per l’Italia, che ha espresso cordoglio ai colleghi e ai famigliari della vittima, le cause dell’incidente, ancora in corso di accertamento, "sono probabilmente da imputare all’eccessiva velocità e alla distrazione". Adesso il giovane autista del mezzo pensante che ha investito ed ucciso l'operaio è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Montepulciano con l’accusa di omicidio colposo.
Originario di Napoli e residente a Foiano della Chiana, l'uomo è stato travolto mentre stava controllando un guasto all'automezzo di servizio. Un secondo operaio ha riportato diverse contusioni, ferito anche il guidatore dell'autoarticolato che ha travolto Cupiello finendo contro il mezzo della ditta. Cupiello aveva il compito di sistemare la linea di separazione tra le corsie di emergenza e di marcia.
Secondo la ricostruzione della polizia stradale di Battifolle, il dipendente della ditta Fau di Asciano era alla guida di uno dei tre automezzi che componevano il cantiere mobile. Per un guasto agli spruzzatori, i tre veicoli si sono fermati e Antonio Cupiello è sceso per controllare il guasto quando un autoarticolato Scania 164, condotto da un salernitano di 36 anni, A.G.M., ha tamponato l'Iveco 80 e il rimorchio condotto dalla vittima, travolgendo lo stesso Cupiello e facendolo finire sulla corsia di emergenza. L'operaio è morto sul colpo. Nell'impatto i due veicoli hanno preso fuoco.
Nell'incidente sono rimasti feriti in maniera non grave il conducente dell'autocarro investitore ed un altro operaio – che accortosi in tempo dell'impatto si è buttato fuori dal mezzo – che sono stati trasportati all'ospedale di Nottola. Il corpo di Antonio Cupiello è stato invece trasferito all'obitorio di Nottola. Il traffico sulla corsia nord dell'Autosole è rimasto bloccato un paio d'ore. Sul posto i vigili del fuoco di Montepulciano e Siena, mezzi del 118 e pattuglie della Polstrada di Battifolle
"Sul posto c’erano tre nostri automezzi – racconta uno dei titolari della Fau all'Ansa – due dei quali avevano la freccia illuminata, alta quattro metri, proprio per segnalare la presenza del cantiere mobile". Il cantiere, con restringimento della carreggiata, era segnalato da un furgone con una freccia luminosa che chiudeva la "carovana". Poco più avanti era fermo il camion "spargivernice" guidato da Cupiello, con a bordo un collega. Li precedeva a qualche centinaio di metri il terzo mezzo, anch’esso con freccia segnalatrice.
L’autista del Tir, che sembra procedesse a velocità sostenuta, avrebbe detto di aver perso il controllo del mezzo una volta giunto in prossimità del restringimento di carreggiata. Secondo Autostrade per l’Italia, che ha espresso cordoglio ai colleghi e ai famigliari della vittima, le cause dell’incidente, ancora in corso di accertamento, "sono probabilmente da imputare all’eccessiva velocità e alla distrazione". Adesso il giovane autista del mezzo pensante che ha investito ed ucciso l'operaio è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Montepulciano con l’accusa di omicidio colposo.