CHIUSI. L’Auser di Chiusi Scalo ha appena due anni di vita e, da pochi giorni, una nuova e moderna sede in via Gorizia. La cerimonia ufficiale di inaugurazione è avvenuta lo scorso fine settimana, alla presenza dei dirigenti provinciali, regionali e nazionali dell’associazione e della Cgil, del sindaco Luca Ceccobao e del vescovo Rodolfo Cetoloni, per la grande soddisfazione del presidente locale Remo Cesarini e degli oltre duecento soci.
Una grande sala e un bar saranno, da ora in avanti, un punto di ritrovo insostituibile per molti anziani, e non solo: l’Auser darà servizi come il “filo d’argento”, con un telefono a disposizione a cui richiedere aiuto o assistenza sanitaria.
L’associazione si segnala anche per iniziative come il programma di attività motoria “Ama”, il sostegno logistico al “piedi bus” degli scolari, il trasporto gratuito su richiesta, per motivi di salute. Remo Cesarini ringrazia “tutti coloro che hanno consentito l’apertura di questi locali, e in particolar modo il presidente provinciale Artimino Cappelli”. Di tutto rispetto non solo l’attività sociale dell’Auser, ma anche i suoi numeri: ad oggi conta una trentina di sedi in tutta la provincia, settemila soci e settecento volontari. Oltre mille iscritti si contano solo a Chiusi, distribuiti su tre sedi, in una popolazione di novemila abitanti. E si aspetta un forte incremento di iscritti allo Scalo, nei nuovi spazi dove saranno protagonisti i giochi da tavolo, la lettura dei giornali e la televisione. “Una sede in più – osserva il sindaco Luca Ceccobao – per l’autogestione dei servizi, della solidarietà, e per alzare ancora un poco la qualità della vita del nostro comune”. L’Auser è nata per volontà dello Spi-Cgil, per dare un contributo alle persone, alle istituzioni, alle attività culturali e ricreative, sviluppando anche punti di aggregazione, proprio come quello di Chiusi Scalo.
Una grande sala e un bar saranno, da ora in avanti, un punto di ritrovo insostituibile per molti anziani, e non solo: l’Auser darà servizi come il “filo d’argento”, con un telefono a disposizione a cui richiedere aiuto o assistenza sanitaria.
L’associazione si segnala anche per iniziative come il programma di attività motoria “Ama”, il sostegno logistico al “piedi bus” degli scolari, il trasporto gratuito su richiesta, per motivi di salute. Remo Cesarini ringrazia “tutti coloro che hanno consentito l’apertura di questi locali, e in particolar modo il presidente provinciale Artimino Cappelli”. Di tutto rispetto non solo l’attività sociale dell’Auser, ma anche i suoi numeri: ad oggi conta una trentina di sedi in tutta la provincia, settemila soci e settecento volontari. Oltre mille iscritti si contano solo a Chiusi, distribuiti su tre sedi, in una popolazione di novemila abitanti. E si aspetta un forte incremento di iscritti allo Scalo, nei nuovi spazi dove saranno protagonisti i giochi da tavolo, la lettura dei giornali e la televisione. “Una sede in più – osserva il sindaco Luca Ceccobao – per l’autogestione dei servizi, della solidarietà, e per alzare ancora un poco la qualità della vita del nostro comune”. L’Auser è nata per volontà dello Spi-Cgil, per dare un contributo alle persone, alle istituzioni, alle attività culturali e ricreative, sviluppando anche punti di aggregazione, proprio come quello di Chiusi Scalo.