
di Roberto Cappelli
MONTALCINO. Il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, soccorso Pubblico e Difesa Civile nella ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia ha voluto proporre una raccolta di elmi che ripercorre un secolo e mezzo di storia pompieristica italiana, presso il Centro Soggiorno dei Vigili del Fuoco di Montalcino. In questa raccolta sono presenti diversi rarissimi cimeli risalenti all’epoca di Garibaldi, ai periodi vicini alla due guerre mondiali per arrivare fino ai giorni nostri con pezzi che rappresentano numerose ragioni e città d’Italia. E’ stato possibile esporre questo materiale grazie alla passione di Claudio Masina (vigile del fuoco del Comando di Varese) che con oltre 25 anni di ricerche è riuscito a recuperare oltre mille elmi dei vigili del fuoco provenienti da tutto il mondo. La Mostra Permanente di Elmetti Storici appartenenti all’epoca garibaldina e alla storia pompieristica è stata allestita presso il Centro ONOAV in località Osservanza, nei pressi di Montalcino; inaugurata il 2 agosto chiuderà i battenti il 30 agosto, quindi ancora una settimana di tempo per visitare questa importante mostra (ingresso libero e gratuito).
Per capire meglio la storia e l’evoluzione degli elmi esposti nella suddetta mostra è opportuna offrire qualche informazione storica al riguardo. Intorno all’inizio del 1800 in numerose città, con la presenza in Italia delle truppe francesi e per volere di Napoleone, si organizzano compagnie di pompieri sullo stile degli Zappatori Pompieri di Parigi e solo dopo l’unità d’Italia si riordinano e si provvede all’unificazione dei regolamenti dei vari Pompieri Comunali. Gli elmi usati, prima dell’unità d’Italia ed anche fino alla prima guerra mondiale, in molti casi seguivano gli stili e i modelli dei paesi dominanti ed in alcuni casi seguivano il disegno di elmi già in uso in alcune zone, come ad esempio a Roma con l’elmetto in ottone derivato da quello utilizzato dalle guardie pontificie. Dopo le grandi città, anche i centri minori cominciarono a sentire l’esigenza di avere a disposizione un corpo pompieri efficiente, così dopo l’unità d’Italia di pari passo con il proliferare degli addetti ai servizi antincendio, vengono creati anche diversi modelli di elmi dei pompieri principalmente in cuoio. Durante gli anni ’30, quando iniziò la trasformazione da “Civici Pompieri” a “Corpo Nazionale”, viene utilizzato ed unificato per tutta Italia un nuovo modello in cuoio, il modello “Nazionale 1938”. Durante il successivo periodo bellico vennero utilizzati elmi militari in acciaio, modello “1933” , naturalmente di colore verde con distintivo in ottone o verniciato. Dal 2003 il Corpo Nazionale utilizza un elmo di nuova concezione a protezione totale.
Vista la singolarità e l’interesse che desta l’iniziativa della mostra allestita a Montalcino, già visitata da una moltitudine di persone, tutte entusiaste di quanto ammirato, non possiamo che ricordare a quanti volessero visitare la mostra che rimane ormai poco più di una settimana: un’occasione – quindi – da prendere al volo. Per informazioni: tel.0577/847172, fax 0577/846631.
MONTALCINO. Il Ministero dell’Interno – Dipartimento dei Vigili del Fuoco, soccorso Pubblico e Difesa Civile nella ricorrenza del 150° dell’Unità d’Italia ha voluto proporre una raccolta di elmi che ripercorre un secolo e mezzo di storia pompieristica italiana, presso il Centro Soggiorno dei Vigili del Fuoco di Montalcino. In questa raccolta sono presenti diversi rarissimi cimeli risalenti all’epoca di Garibaldi, ai periodi vicini alla due guerre mondiali per arrivare fino ai giorni nostri con pezzi che rappresentano numerose ragioni e città d’Italia. E’ stato possibile esporre questo materiale grazie alla passione di Claudio Masina (vigile del fuoco del Comando di Varese) che con oltre 25 anni di ricerche è riuscito a recuperare oltre mille elmi dei vigili del fuoco provenienti da tutto il mondo. La Mostra Permanente di Elmetti Storici appartenenti all’epoca garibaldina e alla storia pompieristica è stata allestita presso il Centro ONOAV in località Osservanza, nei pressi di Montalcino; inaugurata il 2 agosto chiuderà i battenti il 30 agosto, quindi ancora una settimana di tempo per visitare questa importante mostra (ingresso libero e gratuito).
Per capire meglio la storia e l’evoluzione degli elmi esposti nella suddetta mostra è opportuna offrire qualche informazione storica al riguardo. Intorno all’inizio del 1800 in numerose città, con la presenza in Italia delle truppe francesi e per volere di Napoleone, si organizzano compagnie di pompieri sullo stile degli Zappatori Pompieri di Parigi e solo dopo l’unità d’Italia si riordinano e si provvede all’unificazione dei regolamenti dei vari Pompieri Comunali. Gli elmi usati, prima dell’unità d’Italia ed anche fino alla prima guerra mondiale, in molti casi seguivano gli stili e i modelli dei paesi dominanti ed in alcuni casi seguivano il disegno di elmi già in uso in alcune zone, come ad esempio a Roma con l’elmetto in ottone derivato da quello utilizzato dalle guardie pontificie. Dopo le grandi città, anche i centri minori cominciarono a sentire l’esigenza di avere a disposizione un corpo pompieri efficiente, così dopo l’unità d’Italia di pari passo con il proliferare degli addetti ai servizi antincendio, vengono creati anche diversi modelli di elmi dei pompieri principalmente in cuoio. Durante gli anni ’30, quando iniziò la trasformazione da “Civici Pompieri” a “Corpo Nazionale”, viene utilizzato ed unificato per tutta Italia un nuovo modello in cuoio, il modello “Nazionale 1938”. Durante il successivo periodo bellico vennero utilizzati elmi militari in acciaio, modello “1933” , naturalmente di colore verde con distintivo in ottone o verniciato. Dal 2003 il Corpo Nazionale utilizza un elmo di nuova concezione a protezione totale.
Vista la singolarità e l’interesse che desta l’iniziativa della mostra allestita a Montalcino, già visitata da una moltitudine di persone, tutte entusiaste di quanto ammirato, non possiamo che ricordare a quanti volessero visitare la mostra che rimane ormai poco più di una settimana: un’occasione – quindi – da prendere al volo. Per informazioni: tel.0577/847172, fax 0577/846631.