VAL DI MERSE. L’Unione dei Comuni della Val di Merse è al fianco dell’agricoltura locale. Con la rimodulazione del Piano di sviluppo rurale, infatti, il consiglio dell’Unione ha dato il via al suo mandato, stabilendo che nel 2010 saranno stanziati più di un milione e 500mila euro a favore dello sviluppo rurale con, ad esempio, l’ammodernamento e la diversificazione dell’attività agricola e l’accrescimento del valore economico delle foreste e dei loro prodotti. Un forte sostegno, dunque, che continuerà la strada intrapresa già quest'anno con uno stanziamento di poco più di un milione e 600mila euro.
“L'attuazione del piano di sviluppo rurale – ha detto Roberto Radi, assessore all’agricoltura dell’Unione dei Comuni della Val di Merse – è il primo di tanti atti fondamentali che l’Unione vuole mettere in pratica. La nostra è un’azione che andrà a incidere in uno dei settori più importanti in grado di sviluppare il nostro territorio. Abbiamo voluto agire subito – ha continuato Radi – dove riteniamo che la crisi sia più forte, pensando al tracollo dei prezzi dei nostri prodotti e alla riduzione dei redditi degli agricoltori. Vogliamo, quindi, continuare a sostenere queste forze importanti dell’Unione e valorizzare il settore rurale, ma tutto il nostro impegno sarà vano se agiremo da soli e non saremo supportati dall’aiuto di altri enti e dello Stato”.
“L'attuazione del piano di sviluppo rurale – ha detto Roberto Radi, assessore all’agricoltura dell’Unione dei Comuni della Val di Merse – è il primo di tanti atti fondamentali che l’Unione vuole mettere in pratica. La nostra è un’azione che andrà a incidere in uno dei settori più importanti in grado di sviluppare il nostro territorio. Abbiamo voluto agire subito – ha continuato Radi – dove riteniamo che la crisi sia più forte, pensando al tracollo dei prezzi dei nostri prodotti e alla riduzione dei redditi degli agricoltori. Vogliamo, quindi, continuare a sostenere queste forze importanti dell’Unione e valorizzare il settore rurale, ma tutto il nostro impegno sarà vano se agiremo da soli e non saremo supportati dall’aiuto di altri enti e dello Stato”.