CASTELNUOVO BERARDENGA. “Castelnuovo Berardenga è uno dei Comuni maggiormente penalizzati dal decreto-legge sull’Imu agricola approvato dal governo, che ci classifica come ‘non montano’ nella versione definitiva e impone il pagamento del contributo da parte di aziende agricole, coltivatori diretti e iscritti alla previdenza agricola. Questa decisione graverà su un settore trainante della nostra economia, già penalizzato da altri fattori, e faremo sentire la nostra voce con atti formali e incontrando le associazioni di categoria, a tutela del territorio castelnovino e dei soggetti interessati”. E’ quanto afferma il sindaco di Castelnuovo Berardenga, Fabrizio Nepi intervenendo sul decreto-legge relativo all’Imu agricola varato dal governo lo scorso 24 gennaio. L’atto dell’esecutivo fissa, per realtà come il Comune castelnovino, in martedì 10 febbraio il termine ultimo per il pagamento dell’Imu agricola per l’anno 2014, a eccezione di coltivatori diretti e iscritti nella previdenza agricola, e nel prossimo 16 giugno il pagamento dell’acconto per il 2015, senza alcuna esenzione.
“Fino al 2013 – spiega l’assessore al bilancio, Letizia Pacenti – per Castelnuovo Berardenga era presente l’esenzione dal pagamento per tutti i terreni agricoli, indipendentemente dal proprietario e dalla posizione del terreno stesso. La modifica dei parametri di riferimento, introdotta dal decreto ministeriale di novembre e modificata dal decreto-legge di pochi giorni fa, ha stabilito esenzioni, per il nostro Comune, soltanto per l’anno 2014 e soltanto per coltivatori diretti e iscritti nella previdenza agricola. Per l’anno in corso, invece, è previsto il pagamento da parte di tutti gli imprenditori agricoli che operano sul territorio castelnovino. Siamo pienamente consapevoli – aggiunge Pacenti – delle ripercussioni che le nuove norme avranno su un settore già penalizzato e non condividiamo la revisione adottata e i nuovi criteri di tassazione. Dobbiamo, tuttavia, prenderne atto e trasformarci, ancora una volta, in esattori dello Stato, dal momento che queste risorse non rimarranno sul territorio. Allo stesso modo, dobbiamo prendere atto dei forti tagli che colpiranno il nostro bilancio, con la decurtazione di un ulteriore 20 per cento del Fondo di solidarietà comunale, alimentato con una parte del gettito Imu di competenza dei Comuni”.
“Il lavoro agricolo – aggiunge il sindaco Nepi – rappresenta il 33 per cento della forza-lavoro del nostro territorio ed è, pertanto, un segmento fondamentale del tessuto sociale, economico e produttivo di Castelnuovo Berardenga. Il decreto-legge varato dal governo, dopo una prima stesura che prevedeva esenzioni per realtà come la nostra, ci ha classificato ‘Comune non montano’, dando il via a forti penalizzazioni per tutto il comparto e per un settore che finora ha garantito livelli occupazionali, ma anche tutela del territorio e dell’ambiente. Per questo motivo, porteremo all’attenzione del prossimo consiglio comunale una mozione per chiedere la modifica del decreto-legge e chiederemo al più presto un incontro alle associazioni di categoria a livello provinciale per mettere in campo, insieme ai diretti interessati, azioni a tutela dell’economia e del territorio locali”.