di Andrea Pagliantini
MONTEPULCIANO. Poco meno di cento cipressi, in duplice filare, costituiscono il Viale della Rimembranza di Montepulciano, un lungo ricordo (se si arriva a piedi al Tempio di San Biagio), perchè al piede di ogni pianta, c’è una targa a ricordo di un milite perito nel corso di quella follia che fu la Prima Guerra Mondiale.
Non sono molti i nomi che si possono leggere, molti sono stati sbiaditi dal tempo e dalla poco cura, coperti di sporco e di umido che si fondono e li nascondono.
A cento anni di distanza forse anche i poliziani ne hanno perso il ricordo o forse non sanno neanche di qualche lontano parente estirpato dalla sua terra, infilato in una divisa e mandato di corsa verso le linee austriache incontro a morte certa.
Eppure basta poco per far riemergere quei nomi: una prolunga elettrica, un’idropulitrice, un tubo per l’acqua, un po’ di vernice nera per “ripassare” i nomi e un po’ di sensibilità nel tener viva la memoria e la follia di quei tempi.