POGGIBONSI. Ancora una volta i servizi sociali dell’Alta Val d’Elsa beneficiano di una importante donazione da parte del Rotary Club Alta Valdelsa. In passato il Club aveva donato la cucina oggi in uso presso la comunità per disabili “Il Mulino” ed ora ha donato un “verticalizzatore” alla Residenza Sanitaria Assistenziale Dina Gandini di Poggibonsi.
Questo particolare sollevatore aiuta gli operatori ad accudire meglio gli ospiti parzialmente autosufficienti, in quanto permette di passare dalla stazione seduta a quella eretta nella massima sicurezza -sia dell’anziano che degli operatori. Si riducono così i movimenti e la persona viene accudita in un modo più collaborativo. È importante, infatti, stimolare l’anziano a mantenere anche le minime capacità di autonomia.
“Come Rotary Club abbiamo deciso di sostenere la RSA Gandini per realizzare un service locale – spiega il dott. Giovanni Messina, presidente del Club Alta Valdelsa–. Per me è anche un modo di ricordare con affetto due colleghe, Dina Gandini e Simonetta Traversari, con le quali ho lavorato quando ero primario di pediatria all’Ospedale Burresi e alle quali sono intitolate la residenza e il Centro Diurno”.
Per fare fronte alla spesa il Rotary ha organizzato appositamente un torneo di burraco il cui ricavato ha finanziato il 70% della spesa.
Nel corso della serata, il 23 marzo, sarà illustrato il funzionamento della struttura con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer. La RSA Dina Gandini ospita infatti anziani non autosufficienti ed ha al suo interno un nucleo specializzato nell’accudimento delle persone affette da questa malattia.
Questo particolare sollevatore aiuta gli operatori ad accudire meglio gli ospiti parzialmente autosufficienti, in quanto permette di passare dalla stazione seduta a quella eretta nella massima sicurezza -sia dell’anziano che degli operatori. Si riducono così i movimenti e la persona viene accudita in un modo più collaborativo. È importante, infatti, stimolare l’anziano a mantenere anche le minime capacità di autonomia.
“Come Rotary Club abbiamo deciso di sostenere la RSA Gandini per realizzare un service locale – spiega il dott. Giovanni Messina, presidente del Club Alta Valdelsa–. Per me è anche un modo di ricordare con affetto due colleghe, Dina Gandini e Simonetta Traversari, con le quali ho lavorato quando ero primario di pediatria all’Ospedale Burresi e alle quali sono intitolate la residenza e il Centro Diurno”.
Per fare fronte alla spesa il Rotary ha organizzato appositamente un torneo di burraco il cui ricavato ha finanziato il 70% della spesa.
Nel corso della serata, il 23 marzo, sarà illustrato il funzionamento della struttura con particolare riferimento alla malattia di Alzheimer. La RSA Dina Gandini ospita infatti anziani non autosufficienti ed ha al suo interno un nucleo specializzato nell’accudimento delle persone affette da questa malattia.