di Andrea Pagliantini
CASTELNUOVO BERARDENGA. La Chiesa Cattolica ha un fitto reticolo di “caserme dell’anima” posizionate capillarmente su ogni territorio che per secoli e secoli è stato il suono di mezzogiorno per lasciare il lavoro dei campi e andare a mangiare, il suono alla sera di far festa, il suono delle funzioni e celebrazioni gioiose o dell’ultimo saluto a qualche amico o caro. Dal “Libro delle anime” posto in ogni parrocchia, si può risalire alle proprie origini, unica fonte di anagrafe ufficiale, prima che i lumi accendessero un’altra via.
Capillari edifici di culto che hanno perduto da tempo il proprio gestore, ma che sono un crocevia di storie, di affrancamento e volo libero, ma anche la custodia di tante e piccole opere d’arte, ricordo morale e storico di un piccolo mondo che ci gravitava intorno. Con l’aiuto dell’8 per 1000, si è realizzato il miracolo dei ponteggi intorno alla chiesa di Santa Maria della Villa a Sesta (storicamente territorio senese, ma nella Diocesi di Arezzo).
Infiltrazioni di acqua dal tetto stavano compromettendo la stabilità dell’edificio e la conservazione di un’opera d’arte di straordinaria fattura e pregio quale è la Madonna lignea di Jacopo della Quercia, che il professor Mario Ascheri ritiene essere una delle più importanti della zona.