di Roberto Cappelli
MONTALCINO. La 51° edizione della Sagra del Tordo è andata al quartiere Travaglio: incontenibile la gioia dei quartieranti, ma all’insegna della massima correttezza. Domenica (26 ottobre), una giornata tipicamente autunnale ma con un cielo particolarmente sereno, è affluita nella cittadina del Brunello una notevole ondata di turisti, richiamati dalle bellezze paesaggistiche, dagli eccezionali prodotti di questa terra e, soprattutto, dall’appuntamento tradizionale con la Sagra del Tordo, che si celebra ogni anno l’ultima domenica d’ottobre e che, insieme al Torneo di Apertura delle Cacce, costituisce una delle feste storico-folcloristiche più vive e partecipate del panorama toscano.
Nel pomeriggio il corteo storico ha accompagnato gli arcieri all’arengo dove si è svolto il 51° Torneo della Sagra del Tordo, che ha visto prevalere il quartiere Travaglio con i suoi arcieri Tommaso Cortonesi e Paolo Volpi. Dopo il tradizionale corteo storico in abiti rinascimentali e la benedizione degli arcieri sul sagrato di Sant’Egidio, al campo di tiro tutti insieme, ma ognuno in cuor suo pronto a sostenere fino in fondo il proprio quartiere. Da quel momento l’attenzione del pubblico si è concentrata sugli arcieri, i quali, a mò di cavalieri delle antiche giostre, hanno sfoderato tutta la loro esperienza, la loro capacità nel colpire, centrare quella sagoma di cinghiale che, ad ogni serie di frecce, si allontanava sempre più. In questi attimi assume un’importanza decisiva il self-control, la capacità di rimanere calmi quando le grida di incitamento dei sostenitori si sovrappongono agli sfottò degli avversari. Se qualche arciere è riuscito a mantenere questo distacco, altri ci sono sembrati decisamente emozionati, pur se veterani, per aver assunto su di sé il pesante fardello di difendere i colori del proprio quartiere.
Per il Borghetto sono scesi in campo Davide Generali e Federico Brachino cui il quartiere bianco-rosso ha concesso la massima fiducia; il Pianello ha difeso i propri colori con gli arcieri Walter Addari e Gabriele Cecchini; la Ruga ha puntato su due arcieri supercollaudati quali Fabrizio Minocci e Cesare Matteucci; infine il Travaglio ha fatto scendere in campo i suoi campioni Tommaso Cortonesi e Paolo Volpi. Tutti, comunque, rappresentanti di quella gioventù ilcinese che è cresciuta nei quartieri, che ha trovato questa realtà già consolidata al momento della nascita e ciò ha sicuramente inciso in profondità sulla loro formazione umana e culturale.
La gara ha avuto fasi alterne, finchè hanno avuto la meglio gli arcieri Tommaso Cortonesi e Paolo Volpi che hanno battuto tutti gli altri, aggiudicando al quartiere Travaglio un nuovo alloro, rappresentato da una freccia d’argento. Incontenibile la contentezza dei quartieranti vincitori che hanno esultato e si sono dati a manifestazioni di gioia autentica. Poi tutti in sede a festeggiare degnamente la vittoria che viene ad aggiungere un’altra “preda” al carniere e fare più ricca la stagione della caccia al…cinghiale. Chi ha vinto esulta con gli occhi lucidi per la felicità provata, chi è rimasto…a piedi si consola pensando alla prossima occasione e alle nuove strategie da mettere in atto nei tornei del prossimo anno.