di Lorenzo Croci
CHIANCIANO TERME. Il riconoscimento del “Touring Club” – riservato alle eccellenze della Toscana – è ormai da alcuni anni “salito in cattedra” tra i premi più eccelsi di Terre di Siena, andando sempre ad incentivare alcuni grandi connubi del nostro territorio come: cibo e paesaggio, prodotti tipici e territorio, cultura e tutela ambientale. Questa mattina sarà la volta dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Chianciano Terme a ricevere l’ambita onorificenza: alle 11.30 di questa, presso l’Aula Magna dell’Istituto, il Console provinciale del “Touring Club Italiano” Federigo Sani consegnerà il riconoscimento al Dirigente scolastico Salvatore di Costanzo, alla presenza delle autorità cittadine, di rappresentanti dell’imprenditoria locale e di numerosi ex alunni tra cui Filippo Saporito, in maniera tale da poter raccontare ai ragazzi i loro percorsi individuali di lavoro e di studio. Dopo le ultime due edizioni nelle quali sono stati vennero premiati i piatti tradizionali attraverso il coinvolgimento di tutte le province e di dieci ristoranti aderenti al progetto “Vetrina Toscana”, per l’edizione di quest’anno è stato deciso di completare la trilogia andando a premiare alcune più illustre scuole alberghiere della Toscana. Il premio dei “Consoli Toscani TCI” offre all’Istituto un’occasione straordinaria per sottolineare l’incontro tra scuola e lavoro perché da quest’anno è prevista l’obbligatorietà di quell’alternanza tra istruzione e occupazione che permetterà a tutti gli studenti delle scuole superiori di incontrare il mondo della produzione, nella consapevolezza che testa e mani non diventino due mondi separati. L’istituto di Chianciano Terme aveva già promosso nel 2011 la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con alcune aziende di eccellenza del settore turistico-alberghiero, il quale verrà nuovamente rinnovato e ampliato in modo tale da rendere stabile una struttura di interazione con le aziende, le associazioni, gli enti locali al fine di creare un dialogo non formale con il mondo della produzione in cui lo scambio di esperienza debba servire ad arricchire entrambe le realtà