
L’intesa è stata sottoscritta a Bologna dal direttore generale dell’Istituto, Giovanni Baldi e dal presidente del Polo universitario, Michele Pollara, e nasce dal lavoro svolto negli anni su tali materie da Rolando Barbucci, componente del Comitato tecnico scientifico del Polo.
Grazie all’accordo, si svilupperà una ricerca avanzata utilizzando le competenze professionali e gli strumenti all’avanguardia presenti nei due centri e favorendo un utilizzo incrociato delle attrezzature disponibili.
Nel “parco macchine” del Polo universitario di Colle di Val d’Elsa, figura lo spettrometro Tof-Sims, uno strumento avanzato, che permette di conoscere in modo preciso e attendibile la composizione di qualunque materiale e che viene già utilizzato dal Polo in studi archeologici e monumentali, tra cui quello sul coro ligneo quattrocentesco del Duomo di Siena. L’Istituto Rizzoli, invece, metterà a disposizione la MicroTC di ultima generazione, che consente di eseguire prove di resistenza meccanica simulando a temperatura costante il corpo umano, un passaggio indispensabile per esplorare l’idoneità in ambito biomedico di nuovi materiali, ad esempio quelli vetrosi, di cui il distretto industriale di Colle di Val d’Elsa ha una grande esperienza.
All’evento ha partecipato anche Gabriello Mancini, presidente della Fondazione Monte dei Paschi di Siena, che ha contribuito alla nascita del Polo universitario colligiano e che annualmente ne sostiene l’attività di ricerca così come per l’Istituto Ortopedico Rizzoli. Mancini ha sottolineato l’importanza di questa collaborazione, che renderà disponibile, in provincia di Siena, l’esperienza e l’alta specializzazione raggiunte dall’Istituto Rizzoli.
“L’accordo – ha affermato il presidente del Polo universitario colligiano, Michele Pollara – rappresenta un altro passo importante nella promozione della nostra struttura come centro di ricerca avanzata, dopo le convenzioni firmate lo scorso anno con Eni per effettuare l’analisi di sostenibilità ambientale ed economica della provincia di Ravenna e con il Cnr per sviluppare la ricerca scientifica di base e applicativa interagendo con il territorio. La nostra attività continuerà anche nei prossimi mesi per promuovere la ricerca nei diversi settori dei materiali, di interesse industriale e biomedico, micro e nanomateriali, dell’agroalimentare, dell’ambiente, dell’energia e dei beni culturali”.
“Questa convenzione – ha commentato il direttore generale dell’Istituto Rizzoli, Giovanni Baldi – conferma che per il nostro Istituto il trasferimento tecnologico è un obiettivo strategico. Lavorare con il Polo di Colle di Val d’Elsa è un’occasione preziosa in quest’ottica: laboratori di eccellenza collegati a un distretto imprenditoriale di altissimo livello come partner ‘stabili’ per un periodo di tre anni sono una condizione che apre ottime prospettive alla ricerca.”