L'obiettivo del Sindaco e della Giunta è sempre stato quello di tutelare la collettività amministrata, con una gestione quanto meno oculata sotto il profilo economico
MONTERIGGIONI. Anche Monteriggioni, come la maggior parte dei comuni dell’Ato Toscana Sud e dell’Italia intera, dovrà fronteggiare un aumento della Tari. Il Sindaco e la sua Giunta si sono sempre impegnati e si sono sempre battuti per dei servizi pubblici efficienti ed economicamente sostenibili. Oggi, nonostante ciò, ci troviamo di fronte ad un servizio il cui costo è nuovamente incrementato senza che lo sia anche la percezione della qualità dello stesso.
Nelle ultime settimane ANCI ha portato la questione aumento TARI all’attenzione del Governo richiedendo di differire l’approvazione dei piani economici e finanziari della stessa «per tutelare i cittadini e impedire un rialzo delle tariffe del servizio di gestione dei rifiuti urbani, dovuto a un intreccio di difficoltà legate all’applicazione delle regole Arera […]».
L’obiettivo del Sindaco e della Giunta è sempre stato quello di tutelare la collettività amministrata, con una gestione quanto meno oculata sotto il profilo economico. Conseguentemente, sposando a pieno l’orientamento dell’ANCI, la posizione espressa dalla nostra Amministrazione in assemblea ATO è stata di quella votare contrario, proprio perché prima di dare il via libera ad un incremento tariffario, avrebbero voluto una revisione dei costi in attesa delle ulteriori determinazioni che Arera potrebbe adottare.
Nonostante questo, poiché le delibere utili alla formazione del PEF sono state votate dalla maggioranza dell’assemblea di ATO Toscana Sud, il Consiglio comunale del 30 aprile si è trovato a prendere atto di un aumento dei costi del servizio e conseguentemente delle tariffe Tari. Questo aumento, di circa 100.000 euro, non è solo frutto dell’inflazione, ma anche di conguagli di partite relative alla gestione del mandato Senesi per gli anni 2018-2019 per circa 43.000 euro.
Un aumento delle tariffe, pari a circa il 5%, nonostante siano rimasti invariati tutti i parametri che vengono decisi dall’Amministrazione comunale, così come anche le esenzioni previste sia a fini socioeconomico sia per i privati che effettuano il compostaggio domestico e per le aziende che si avvalgono della facoltà di avviare a recupero al di fuori del servizio di gestione ordinario. Resteranno immutate anche le scadenze delle due rate previste per il pagamento (acconto 30 giugno, saldo 2 dicembre).
Come UC PD Monteriggioni, siamo anche noi preoccupati da questi aumenti indiscriminati di costo del servizio e confidiamo che i nostri amministratori continuino far sentire la loro voce nelle sedi competenti. Per noi l’assenteismo non è una modalità per tutelare la nostra comunità!