Al teatro degli Oscuri l'ambasciatore dell'Armenia e il presidente della Comunità di Sant'Egidio
TORRITA DI SIENA. Un ambasciatore al teatro degli Oscuri. Al suo fianco il presidente della comunità di Sant’Egidio. In sala tante autorità ecclesiastiche, militari e politiche. Il tutto è avvenuto lunedì scorso a Torrita di Siena per un evento straordinario del quale non si è ancora placata l’eco. L’occasione è stata data dalla presentazione di un libro sul massacro subito dagli armeni, ad opera dei turchi, negli anni della prima guerra mondiale. Si parla di un milione e mezzo di morti, e ormai quei terribili episodi sono considerati come il primo genocidio avvenuto nel Novecento.
Torrita di Siena ha organizzato un evento di grande spessore culturale e storico. Su di un tema che, viste le recenti vicende internazionali, è tornato adesso assolutamente di attualità. L’ambasciatore dell’Armenia in Italia, Sargis Ghazaryan, ha accettato l’invito e anzi si è detto molto felice del rinnovato interesse nato in Italia per questi fatti, a cento anni dalla tragedia: “Più di 4mila scuole italiane – ha detto l’ambasciatore dell’Armenia – ci hanno chiesto quest’anno informazioni e materiale didattico per poter raccontare questo genocidio agli studenti”.
Il libro “Il martirio degli armeni” è stato scritto da Marco Impagliazzo, presidente della comunità di Sant’Egidio. Che ha raccolto documenti e testi che mai erano stati pubblicati, raccontati e diffusi. “Ci sono libri importanti ed altri necessari – ha commentato ancora l’ambasciatore -. Questo è un libro necessario. Io provo gratitudine e commozione e non posso che ringraziare Torrita di Siena ed il sindaco Giacomo Grazi per l’invito formulato per venire a parlare qui al teatro degli Oscuri. Raccontando fatti anche di cento anni fa si può fare prevenzione dei crimini contro l’umanità. La memoria infatti si contrappone sempre all’oblio”.