Il video ed il dossier di candidatura a Capitale italiana della Cultura 2026 pubblicato sul sito e social dell’Unione: un modello per tutte le aree interne del nostro Paese
VALDICHIANA. Per presentare la candidatura a Capitale italiana della Cultura 2026, la cui audizione si è svolta lo scorso 5 marzo a Roma, presso il Ministero della Cultura, l’Unione dei Comuni Valdichiana Senese, insieme ai dieci Comuni che ne fanno parte, ha presentato il dossier “Valdichiana 2026, seme d’Italia”, introdotto da un’opera di videoarte, commissionata e realizzata da Giuseppe Ragazzini, artista ed esperto di nuove tecnologie, originario di Sarteano e poi affermatosi nella prospettiva nazionale. Questi materiali sono ora visionabili da tutti nel sito e canali social dell’Unione (https://youtu.be/myS1fvtkXSE) anche per rendere merito a quanti vi hanno lavorato, a partire dal Comitato scientifico, che hanno permesso all’Unione dei Comuni Valdichiana Senese di rientrare fra le dieci finaliste selezionate dal Giuria della candidatura. Nel lungo percorso partecipativo, oltre agli Enti Pubblici locali, provinciali e regionali, sono state coinvolte rappresentanze scolastiche, organizzazioni culturali e imprese del territorio ed è proprio grazie al lavoro, ed ai contribuiti di tutti, che tutto questo è stata reso possibile.
Nel dossier “Valdichiana 2026, seme d’Italia” emerge che la “cultura” rappresenta un asse strategico di identità condivisa in Valdichiana Senese con il suo patrimonio e le sue infrastrutture culturali diffuse (9 teatri, 12 istituzioni museali, 9 biblioteche pubbliche, i numerosi festival teatrali e musicali), un vero e proprio “ecosistema culturale”, eterogeneo e stratificato sotto il profilo archeologico, artistico e architettonico. Nel dossier tutta la pianificazione dei ben 78 eventi è ben dettagliata (53 eventi e 25 progetti infrastrutturali).
L’opera di videoarte realizzata da Giuseppe Ragazzini, due minuti di immagini poetiche e musiche seducenti, mettono in mostra la Valdichiana Senese attraverso una sorta di metamorfosi visiva – una tecnica che caratterizza il lavoro di Ragazzini – che racconta il territorio nella sua vitalità. La colonna sonora originale è firmata dai compositori e polistrumentisti Alessandro Cristofori e Diego Perugini, altro binomio artistico di Sarteano, premiato nel mondo, che ha ottenuto la notorietà musicando spot per la televisione.
Giuseppe Ragazzini, oltre ad aver collaborato con Philippe Daverio, Vinicio Capossela, Ornella Vanoni, Roberto Saviano, Avion Travel, ha esibito una sua creazione per la New York Philharmonic Orchestra di fronte a Martin Scorsese e Woody Allen. Nel presentare questo lavoro ha affermato di essere molto orgoglioso dell’opera, perché è sempre molto forte il suo legame con la Valdichiana dove è nato artisticamente, grazie alle numerose manifestazioni prestigiose che questo territorio offre da sempre.
“È stato impegnativo – afferma Ragazzini – raccontare la complessità dell’area con la tecnica della metamorfosi che è un’improvvisazione, un flusso creativo, attraverso la trasformazione di immagini. Sono molto soddisfatto del prodotto che ha dei momenti poetici, grazie anche alla qualità delle musiche composte appositamente per questa occasione”.