La struttura ha ottenuto il rinnovo della certificazione ISO 9001:2015

NOTTOLA. Il laboratorio di analisi chimico-cliniche e microbiologiche di Nottola si conferma come struttura di qualità. Il 18 e 19 di marzo si è tenuta la visita ispettiva di rinnovo da parte dell’ente Kiwa Cermet, certificatore per l’Asl Toscana Sud Est e per la Regione Toscana, per la verifica della conformità agli standard ISO 9001:2015. L’esito è stato positivo, con nessuna rilevazione di non conformità.
Il Sistema di gestione per la qualità – quell’insieme di politiche, procedure e registrazioni che definiscono il modo in cui il servizio è fornito – è risultato essere maturo, ben articolato e completo di tutta la documentazione richiesta dalla norma ISO 9001:2015, compresa la valutazione dei rischi in tutti i processi. Come punto di eccellenza della struttura, Kiwa indica l’alto sviluppo delle valutazioni sulla competenza e consapevolezza del personale.
Il responsabile della verifica ha elogiato poi il grande spirito di collaborazione incontrato nel laboratorio e la consapevolezza e coinvolgimento del personale nel proprio lavoro. Apprezzata la governance della microbiologia, settore del laboratorio che presenta i requisiti adeguati alla linee guida nazionali e internazionali aderenti alle necessità dei presidi ospedalieri di Nottola, di Abbadia San Salvatore e del territorio in cui l’area è posta. Sottolineata anche la particolare attenzione alla gestione del paziente nel percorso sepsi (appropriatezza e rapidità dei tempi di risposta microbiologica).
Molto soddisfatta la direttrice del laboratorio di Nottola Marilena Fantacci: «L’auditor si è complimentato per il clima interno e per il grado di maturazione del Sistema di gestione per la qualità che prosegue dal 2004, tutto il personale è stato coinvolto e ha dimostrato professionalità superando le difficoltà oggettive per carenza di personale stabile. Nei grandi gruppi come il nostro l’intelligenza emotiva è la chiave dell’eccellenza. Siamo riusciti a trasmettere che il nostro lavoro si basa non solo nella competenza professionale ma nel saper ascoltare i bisogni dei cittadini, importante per mantenere un rapporto saldo in un momento di grandi difficoltà della sanità pubblica».