di Andrea Pagliantini
CASTELNUOVO BERARDENGA. Come ogni anno, l’anticiclone di Villa a Sesta protegge dalle intemperie il paese nella sua ambita e grande manifestazione culturale e gastronomica. Mentre tutto il Chianti e la Berardenga erano avvolte in un panno umido di nebbia, il solo abitato della Villa era illuminato dal sole, vuoi per i bracieri, vuoi per i fornelli e girarrosti accesi, vuoi per quella protezione astrale che salva la riuscita per gli organizzatori e il buonumore per gli intervenuti.
Merita il viaggio anche solo per gustare il crostino di struzzo, la cura dei costumi delle donne e degli uomini del locale circolo ARCI le bontà dei cuochi stellati scesi per strada, Mirko e Gabriella della Luna Etrusca, scesi da Campi, Francesca con il gelato di Pit Stop al Bacio, il signore di Montelupo che spiega ai tanti curiosi come si modella la creta, facendo dono di piccoli vasi da asciugare.
La musica, qualche grappolo d’uva rimasto indietro fra i filari, tanta ottime cose da mangiare e poi c’è chi si guarda intorno e nel dubbio, punta direttamente sul classico: il panino con la porchetta.