ABBADIA SAN SALVATORE. L'amministrazione comunale di Abbadia San Salvatore ha ricevuto nei giorni scorsi una raccolta di firme, sottoscritta da 264 cittadini, a favore della permanenza del distributore Total nella zona attuale, in Largo Verdi. Questa iniziativa si contrappone alla prima raccolta di firme depositata nei giorni scorsi presso il Comune di Abbadia San Salvatore dove 124 badenghi chiedevano la chiusura e la totale dismissione dell'impianto. Nella seconda petizione i cittadini affermano che il distributore Total è presente da oltre sessanta anni nella sede attuale e che, oltre a non danneggiare e a non aver mai causato problemi di circolazione in passato, è un servizio per tutta la comunità.
"In questo clima – spiega Nicola Bertocci, assessore al bilancio di Abbadia San Salvatore – la decisone sulla permanenza o meno dell'impianto sarà, comunque, contestata dai cittadini. I due gruppi, infatti, hanno dato vita ad una sorta di consultazione referendaria che rischia di creare ulteriore confusione rispetto alla realtà dei fatti. Da una parte, i cittadini contrari alla permanenza del distributore non riescono a scindere le problematiche relative all'inquinamento ambientale causato dalla compagnia petrolifera, che dovrà obbligatoriamente provvedere alla bonifica, a prescindere dalla decisione sul futuro dell'impianto, dai dettami del codice della strada, che sono alla base dell'incompatibilità dell'impianto in Largo Verdi. Dall'altra parte, il comitato favorevole alla permanenza del distributore in Largo Verdi tende a minimizzare i problemi ambientali che hanno causato un reale inquinamento e a privilegiare la necessità del servizio alla popolazione, senza, però, pronunciare soluzioni possibili".
"L'amministrazione comunale – conclude Bertocci – ha ricevuto, lo scorso 29 ottobre, una nuova proposta progettuale, che deve essere ancora valutata sotto il profilo tecnico. Vista la situazione che si è venuta a creare ed il percorso di democrazia partecipata che abbiamo sempre sostenuto, non è escluso l'avvio di un percorso di confronto con la popolazione, convocando al tavolo della prossima conferenza dei servizi anche alcuni rappresentanti di entrambi i comitati cittadini, che potranno portare reali contributi alla discussione".