Il Comune di Chianciano Terme capofila del progetto da Volterra a Chiusi. Un cammino straordinario di più di 220 km. che andrà ad inserirsi fra i cammini più interessanti d’Europa
CHIANCIANO TERME. Grazie al bando regionale per la concessione di contributi a sostegno degli investimenti per l’infrastrutturazione degli itinerari etruschi in Toscana, di cui al progetto interregionale “in Etruria”, le terre di Toscana possono riscoprire le loro radici etrusche attraverso un nuovo modo di fruizione dei territori: i percorsi lenti a piedi. Con la finalità della valorizzazione delle aree interne, non sempre favorite dai flussi turistici, i Comuni toscani si sono così uniti per presentare alla Regione Toscana un progetto di eccellenza che punta alla scoperta e riscoperta delle terre d’Etruria. Così è stato ideato “Il cammino d’Etruria”, due itinerari gemelli che insieme si snodano per più di 400 km.: uno che va da Pisa a Volterra e un altro che va da Volterra a Chiusi, in provincia di Siena. Il cammino punta a ribaltare il concetto di “turismo di massa” indirizzando il turista e visitatore verso i borghi più piccoli, intrisi di storia antica e pregni di “vera identità”, dove, oggi più che mai, si trova la qualità della vita, ormai persa nelle grandi città, e dove si possono vivere emozioni autentiche.
La richiesta di contributo avanzata alla Regione Toscana, contestualmente alla presentazione del progetto, impegna tutti Comuni aderenti al cofinanziamento del progetto con stanziamenti di quote parti per la realizzazione dei vari interventi.
“Il cammino d’Etruria Centro” che va da Volterra a Chiusi, di cui il Comune di Chianciano Terme è capofila, a cui aderiscono quindici Comuni, è nato a seguito dell’incontro avuto nel mese di
febbraio 2020 a Chianciano Terme con i Comuni interessati dall’idea di Gianfranco Bracci, guida ambientale, già ideatore di viaggi lenti a piedi e corrispondente della rivista “Camminare”.
“Tanti sono gli attori coinvolti ed il lavoro da fare per la realizzazione di questo progetto che, diversamente da altri percorsi già realizzati in Italia, punta all’integrazione degli itinerari già esistenti, attraverso la collaborazione dei molteplici soggetti coinvolti, e al mantenimento, e fruibilità nel tempo, dell’intero percorso con lo sviluppo degli itinerari” – afferma Fabio Nardi, Assessore alle Attività produttive e viabilità del Comune di Chianciano Terme che segue il progetto -. “Il Comune di Chianciano Terme, capofila del progetto – prosegue Nardi – da tempo ha messo a punto progetti per lo sviluppo del cicloturismo e della mobilità dolce e l’interconnessione con gli altri percorsi dei comuni vicini è imprescindibile per un’offerta turistica integrata, per promuoverne le culture materiali ed immateriali e generare una crescita economica ed occupazionale diffusa. In questa sfida, oltre ai diversi Comuni, saranno coinvolti i tour operator, le strutture ricettive, le associazioni locali e tanti altri soggetti che, anche attraverso le piattaforme digitali e le nuove tecnologie, saranno impegnati, una volta approvato il progetto dalla Regione Toscana, a comunicare la nascente viabilità lenta integrata che coinvolge un’area vasta della Toscana, luoghi apprezzati a livello internazionale” – conclude Fabio Nardi.
“La nostra missione, una volta approvato il progetto a livello regionale, sarà far conoscere i territori dei Comuni che hanno aderito – afferma il mentore Gianfranco Bracci -. Tutti gli indicatori, dopo questo periodo difficile sotto vari profili, sanitario ed economico, prevedono che si ripartirà proprio così: camminando lentamente”.
Il percorso da Volterra a Chiusi, che si snoda per 220 km. tra le terre degli antichi Etruschi, è stato realizzato per valorizzare il patrimonio storico e naturalistico, attraverso il turismo lento a piedi o in mountain bike (MTB); 12 le tappe individuate per ammirare una serie di paesaggi toscani tra i più famosi nel mondo: dalle colline del Volterrano e la foresta di Berignone-Tatti, alla Riserva di Pietraporciana al sito di interesse comunitario come la Montagnola Senese, fino alle magnifiche Val d’Orcia, Val di Merse, le crete Senesi e la Val di Chiana.
Come un ‘filo di Arianna’ sono state cucite insieme strade sterrate, sentieri e mulattiere, in un immaginario che lambisce città, borghi, necropoli e musei dei nostri antenati etruschi. Un percorso che condurrà per mano il ‘turista lento’ a conoscere, passo dopo passo e pedalata dopo pedalata, i territori della ‘civiltà dell’armonia’, prima radice della cultura di Toscana.
2500 anni di storia che dagli Etruschi, filo conduttore dell’itinerario, arriva sino ai giorni nostri attraverso un paesaggio pluristratificato ricco di pievi romaniche, ville signorili e romitori, i cui resti materiali sono in parte conservati all’interno dei musei civici e nazionali presenti lungo l’intero tragitto.
“Il percorso è stato progettato per puntare a far ‘Ri-scoprire le nostre radici comuni’ e per poterle condividere, sia per la comunità residente nei tanti comuni coinvolti, sia per chi arriva da ogni parte del mondo in questi luoghi – proseguono gli ideatori e progettisti – un percorso pensato per godere le bellezze culturali, paesaggistiche ed architettoniche, che offre l’accoglienza delle genti che oggi qui vivono; un percorso pensato anche per mettere in luce le cosiddette ‘emergenze archeologico-culturali’, un patrimonio immenso da rispettare e salvaguardare”.
Ora si attendono i tempi tecnici per l’approvazione del progetto da parte della Regione Toscana che cadono nel mese di marzo 2021.
“Il Cammino d’Etruria Volterra-Chiusi” è da considerarsi un tutt’uno con un altro progetto gemello presentato sempre alla Regione Toscana, a cui hanno aderito diversi Comuni tra le province di Pisa e Livorno, ovvero “Il Cammino d’Etruria Pisa- Volterra (quest’ultimo ideato da Murizio Tani, che vede come capofila il Comune di Collesalvetti). Se la Regione Toscana, come tutti si auspicano, approverà i due progetti, questo cammino sarà straordinario con oltre 400 km. di percorsi che andranno ad inserirsi fra i cammini più interessanti d’Europa.