L'evento ha fatto da corollario alla proiezione del docufilm “Don Milani domani. Tutto è possibile”
CASTELLINA IN CHIANTI. Sabato 9 e domenica 10 marzo il MAB, Museo Archivio Bianciardi, di Castellina in Chianti ha aperto le porte al pubblico per una serie di visite guidate gratuite all’insegna dell’inclusione e dell’accesso alla cultura che hanno visto la partecipazione di una cinquantina di visitatori scaglionati in piccoli gruppi.
L’evento, organizzato in compartecipazione con il Consiglio Regionale della Toscana e patrocinato dall’amministrazione comunale di Castellina in Chianti, si è svolto nell’ambito della Festa della Toscana 2023 improntata alla figura di Don Milani e ha fatto da corollario alla proiezione del docufilm “Don Milani domani. Tutto è possibile”, firmato dalla regista Giovanna M. Carli con musiche originali di Giovanni Tancredi Tafani, che è stato proiettato sabato sera al Cinema Italia alla presenza di un nutrito pubblico.
Alla serata ha partecipato con un ricordo commosso il testimone Piero Cantini, ricordando come Don Milani sia stato per lui sacerdote, guida e maestro e come, ancora oggi, ci sia bisogno del suo insegnamento. “Mi sono rivolta alle generazioni future – ha commentato Giovanna M. Carli Carli – perché l’I Care di don Milani, con il suo portato di valore contro le ingiustizie sociali, possa essere colonna portante del domani ed è per questo che ho affidato la colonna sonora a un giovane emergente”.
Il legame di Castellina in Chianti con Don Milani è stato sottolineato da Vito De Meo, presidente del Gruppo archeologico Salingolpe, che ha ricordato come Don Milani “cantò’” messa con don Auro Giubbolini, cappellano a Castellina in Chianti che iniziò le scuole serali per i giovani lavoratori insieme all’amico don Tullio di Lilliano. Altri aneddoti legano la figura del priore di Barbiana a Castellina in Chianti, fra cui una gita da Barbiana al mare, a Cecina, dove don Auro aveva portato in colonia ‘autogestita’ i ragazzi di Castellina in Chianti.
All’interno del MAB, inoltre, i visitatori hanno potuto apprezzare l’importante lascito che gli eredi della famiglia Bianciardi hanno deciso di rendere fruibile per la collettività – fra cui libri, carte e pergamene che raccontano la storia del territorio a partire dal 1300 – accompagnati da una carrellata di aneddoti e letture insieme alla presidente del MAB, Gaia Bastreghi Bianciardi, che ha guidatole visite.