ABBADIA SAN SALVATORE. Nella giornata di oggi (1 settembre) i militari del Nucleo Operativo e Radiomobile della locale Compagnia Carabinieri hanno deferito in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Montepulciano un B.G. di anni 41, originario di Messina e residente a Castiglione d’Orcia, per il reato di coltivazione di sostanza stupefacente.
Veniva infatti ritrovata in località Bracconi di Castiglione d’Orcia una vasta zona isolata ove vi erano presenti piante di sostanza stupefacente.
Il controllo è scattato in concorso con personale della Polizia Provinciale di Siena. Già da tempo l’area era sotto controllo e venivano effettuati mirati servizi per addivenire al “coltivatore” della piantagione. L’area è ubicata in una zona estremamente impervia e raggiungibile solo con mezzi agricoli o fuoristrada e soprattutto da persone conoscitori del posto. I militari durante le operazioni hanno recuperato nell’area di ben 3000 metri quadrati di terreno, intermante coltivata, circa 600 metri di un tubo atto a fornire l’approvvigionamento di acqua che veniva prelevata da una pozza usata per l’abbeveraggio degli animali, nonché circa 1500 metri di tubatura divisa per settori al fine di organizzare un perfetto sistema di irrigazione a goccia. Sul posto veniva rinvenuta anche una pala meccanica usata per la preparazione del terreno. Dopo una lunga giornata di operazioni di sopralluogo sono state prelevate ben 1350 piante di una misura variabile tra i 40cm e il metro di altezza. Indubbiamente un sequestro rilevante vista l’organizzazione per preparare la coltivazione sia per il numero delle piante rinvenute. Senza ombra di dubbio la coltivazione avrebbe fruttato diverse migliaia di euro. Le indagini sono ancora in corso in quanto i militari non escludono la complicità di altre persone e pertanto si prevedono nuovi sviluppi investigativi.
Veniva infatti ritrovata in località Bracconi di Castiglione d’Orcia una vasta zona isolata ove vi erano presenti piante di sostanza stupefacente.
Il controllo è scattato in concorso con personale della Polizia Provinciale di Siena. Già da tempo l’area era sotto controllo e venivano effettuati mirati servizi per addivenire al “coltivatore” della piantagione. L’area è ubicata in una zona estremamente impervia e raggiungibile solo con mezzi agricoli o fuoristrada e soprattutto da persone conoscitori del posto. I militari durante le operazioni hanno recuperato nell’area di ben 3000 metri quadrati di terreno, intermante coltivata, circa 600 metri di un tubo atto a fornire l’approvvigionamento di acqua che veniva prelevata da una pozza usata per l’abbeveraggio degli animali, nonché circa 1500 metri di tubatura divisa per settori al fine di organizzare un perfetto sistema di irrigazione a goccia. Sul posto veniva rinvenuta anche una pala meccanica usata per la preparazione del terreno. Dopo una lunga giornata di operazioni di sopralluogo sono state prelevate ben 1350 piante di una misura variabile tra i 40cm e il metro di altezza. Indubbiamente un sequestro rilevante vista l’organizzazione per preparare la coltivazione sia per il numero delle piante rinvenute. Senza ombra di dubbio la coltivazione avrebbe fruttato diverse migliaia di euro. Le indagini sono ancora in corso in quanto i militari non escludono la complicità di altre persone e pertanto si prevedono nuovi sviluppi investigativi.