Per i giovani stranieri si è attivato un complesso procedimento amministrativo
MONTERONI D’ARBIA. I carabinieri di Monteroni d’Arbia, durante un controllo finalizzato alla lotta allo spaccio si sostanze stupefacenti hanno segnalato alla Prefettura di Siena sei giovani stranieri trovati in possesso di 6 grammi di hashish. I fatti risalgono a ieri sera, nei pressi della discoteca Papillon, a Monteroni d’Arbia.
La sostanza stupefacente, sottoposta a sequestro sarà sottoposta ad analisi tossicologica presso i laboratori dell’arma dei Carabinieri di Firenze.
A seguito della segnalazione per illecito amministrativo commesso, per il fatto di possedere per uso personale delle sostanze stupefacenti, i ragazzi verranno sottoposti a un procedimento amministrativo per l’irrogazione delle conseguenti sanzioni.
In materia di sostanze stupefacenti esiste nell’ordinamento italiano un T.U. che regolamenta l’intero settore: il D.P.R. n. 309\90.
Nel caso di possesso di un modico quantitativo di sostanza stupefacente la disciplina è contenuta sostanzialmente nell’articolo 75, norma piuttosto complessa.
Volendo sintetizzare il procedimento amministrativo che tale norma delinea si segnalano le principale fasi: gli organi di polizia procedono alla redazione di un verbale di contestazione di illecito amministrativo ed eventualmente, nel caso in cui il segnalato al momento dell’accertamento abbia la diretta ed immediata disponibilità di veicoli a motore, al ritiro della patente di guida.
Tale verbale viene inviato entro trenta giorni al Prefetto competente, mentre la sostanza stupefacente sequestrata viene sottoposta ad analisi tossicologica.
Entro quaranta giorni dalla ricezione della segnalazione, il Prefetto, a seguito di colloquio con l’interessato, decide quale sanzione o quali sanzioni eventualmente applicare, per un periodo non inferiore ad un mese e non superiore ad un anno, tra la sospensione della patente di guida o il divieto di conseguirla, la sospensione della licenza di porto d’armi o il divieto di conseguirla, la sospensione del passaporto e di ogni altro documento equipollente o il divieto di conseguirli, la sospensione del permesso di soggiorno per motivi di turismo o il divieto di conseguirlo se cittadino extracomunitario.
In tale contesto il Prefetto può anche formulare l’invito a seguire un programma terapeutico personalizzato presso un’apposita struttura.
Nell’ipotesi in cui si tratti della prima segnalazione per detenzione di “droghe leggere” e se nel corso del colloquio ricorrono elementi tali da fare presumere che la persona si asterrà per il futuro dall’usare nuovamente stupefacenti, il procedimento può anche concludersi con l’invito formale a non fare più uso di tali sostanze.