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Nei giorni scorsi, i Carabinieri della Compagnia di Poggibonsi, dopo un inseguimento nelle strade cittadine ed il raccordo autostradale Siena-Firenze, hanno arrestato M.R. 25enne di origini russe, residente nel milanese e D.M.P., di origini polacche, 22enne senza fissa dimora, che poco prima, armati di una pistola calibro 7,65, avevano rubato un’autovettura nella frazione di Staggia Senese.
La vicenda trae origine da una telefonata al 112 eseguita da una donna di Staggia che, affacciatasi alla finestra, scorgeva i due intenti ad armeggiare sull’auto del vicino nel cortile condominiale. Il tempismo della segnalazione consentiva ai Carabinieri di attivarsi cosicché sia una pattuglia del Nucleo Radiomobile che, successivamente, una pattuglia della Stazione Carabinieri di Colle di Val D’Elsa hanno intercettato la vettura, che lungo Strada Provinciale del Castello di Staggia si dirigeva a fortissima velocità in direzione dell’Autopalio.
I Carabinieri si sono accodati all’auto rubata che imboccava appunto l’Autopalio in direzione Firenze ed in prossimità dell’uscita “Poggibonsi Sud”, le due auto dei Carabinieri, ritenuto sussistere le condizioni di sicurezza, hanno eseguito una manovra che ha rallentato e poi bloccato i malviventi in fuga. Nel corso della perquisizione M.R. veniva trovato in possesso di una pistola Beretta calibro 7,65 con il caricatore inserito e pronta per l’uso. Con loro veniva identificata anche una ragazza minorenne proveniente dal Mugello, poi condotta in caserma per chiarirne le eventuali responsabilità. Le indagini condotte nell’immediatezza dai Carabinieri di Poggibonsi e Colle di Val D’Elsa, hanno permesso di ricostruire i movimenti della giornata degli arrestati, che sono risultati responsabili di almeno altri 5 furti tra Poggibonsi e Monteriggioni.
In realtà, il gruppetto era da tempo nel mirino dei militari valdelsani, che avevano raccolto alcune segnalazioni fatte da cittadini di Staggia e che avevano già segnalato i giovani quali responsabili di vari furti sulle autovetture in sosta ed in alcuni esercizi commerciali della zona. Il tutto trovava riscontro anche grazie alle successive perquisizioni effettuate dai militari e dalla relativa refurtiva recuperata. Le indagini, infine, tuttora in corso e coordinate dalla Procura della Repubblica di Siena, sono volte ad accertare eventuali responsabilità dei giovani in merito anche ad altri fatti dello stesso tenore verificatisi nella zona.