MONTERIGGIONI. Il primo “cursillo” tenuto in Italia dagli “hospitaleros voluntarios” del Cammino di Santiago è stato un successo. 7 veterani spagnoli aiutati da 5 veterani italiani hanno illustrato a 25 novizi, provenienti da tutta Italia le regole pratiche e soprattutto “filosofiche” dell’ospitalità negli ostelli del Cammino di Santiago.
Il seminario, organizzato da itinerAria di Alberto Conte, è stato ospitato dal Comune di Monteriggioni nell’ostello di Casa Giubileo, casa colonica e museo di storia partigiana immerso nel verde dei boschi che sovrastano Abbadia Isola, uno dei luoghi di sosta dell’arcivescovo Sigerico nel suo viaggio di ritorno da Roma verso Canterbury. La struttura si è rivelata un luogo ideale per l’iniziativa.
Il sindaco Bruno Valentini ha aperto venerdì sera i lavori con un saluto caloroso ai partecipanti. La giornata di sabato è stata impostata sull’importanza della figura dell’ospitaliere, erede di una tradizione millenaria e sul significato profondo dell’accoglienza. Si è posto un particolare accento sull’importanza della spiritualità e sull’esigenza di non banalizzare il Cammino riducendolo a un trekking o a una vacanza avventurosa.
Nel pomeriggio di sabato il gruppo si è recato in visita al Castello di Monteriggioni, ed è stato accolto dal parroco Don Doriano e la giornata si è conclusa con un suggestivo “falò”. Domenica i veterani hanno insistito sugli aspetti pratici, come salute, igiene, pulizia, prima di chiudere i lavori con un’emozionante cerimonia di “investitura” dei nuovi hospitalieri. I novizi presteranno servizio nei prossimi mesi presso vari “albergue” del Cammino di Santiago, in turni di due settimane.
“Desidero ringraziare – ha detto Alberto Conte – tutti coloro che hanno collaborato al successo dell’iniziativa: il Comune di Monteriggioni, che con il suo contributo ha consentito di coprire le spese di viaggio e l’ospitalità dei veterani spagnoli; i veterani spagnoli e italiani, che hanno saputo coinvolgere ed emozionare i partecipanti, motivandoli a dedicare settimane del loro tempo libero a un’attività volontaria”.
La speranza di tutti è che questa esperienza possa essere utile per la creazione di un'organizzazione simile a quella spagnola anche in Italia, anche con l'aiuto delle Amministrazioni locali e nazionali.
Il seminario, organizzato da itinerAria di Alberto Conte, è stato ospitato dal Comune di Monteriggioni nell’ostello di Casa Giubileo, casa colonica e museo di storia partigiana immerso nel verde dei boschi che sovrastano Abbadia Isola, uno dei luoghi di sosta dell’arcivescovo Sigerico nel suo viaggio di ritorno da Roma verso Canterbury. La struttura si è rivelata un luogo ideale per l’iniziativa.
Il sindaco Bruno Valentini ha aperto venerdì sera i lavori con un saluto caloroso ai partecipanti. La giornata di sabato è stata impostata sull’importanza della figura dell’ospitaliere, erede di una tradizione millenaria e sul significato profondo dell’accoglienza. Si è posto un particolare accento sull’importanza della spiritualità e sull’esigenza di non banalizzare il Cammino riducendolo a un trekking o a una vacanza avventurosa.
Nel pomeriggio di sabato il gruppo si è recato in visita al Castello di Monteriggioni, ed è stato accolto dal parroco Don Doriano e la giornata si è conclusa con un suggestivo “falò”. Domenica i veterani hanno insistito sugli aspetti pratici, come salute, igiene, pulizia, prima di chiudere i lavori con un’emozionante cerimonia di “investitura” dei nuovi hospitalieri. I novizi presteranno servizio nei prossimi mesi presso vari “albergue” del Cammino di Santiago, in turni di due settimane.
“Desidero ringraziare – ha detto Alberto Conte – tutti coloro che hanno collaborato al successo dell’iniziativa: il Comune di Monteriggioni, che con il suo contributo ha consentito di coprire le spese di viaggio e l’ospitalità dei veterani spagnoli; i veterani spagnoli e italiani, che hanno saputo coinvolgere ed emozionare i partecipanti, motivandoli a dedicare settimane del loro tempo libero a un’attività volontaria”.
La speranza di tutti è che questa esperienza possa essere utile per la creazione di un'organizzazione simile a quella spagnola anche in Italia, anche con l'aiuto delle Amministrazioni locali e nazionali.