Il sindaco di Sovicille: "Ineludibile il confronto con la comunità locale"
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SOVICILLE. “Il dibattito di questi giorni sull’aeroporto di Ampugnano è la riedizione della solita discussione che periodicamente si ripresenta nell’opinione pubblica senese. Un copione ormai conosciuto con due connotazioni di fondo: da una parte, affermazioni non supportate da una rigorosa ed esaustiva analisi dei costi e dei benefici; dall’altra, una sostanziale indifferenza alla ineludibile necessità di confronto con la comunità locale”. Lo sottolinea il sindaco di Sovicille Giuseppe Gugliotti a proposito del dibattito sull’aeroporto di Ampugnano.
“Sul primo punto, gli svariati tentativi, anche recenti, di lancio e di rilancio dell’aeroporto hanno mostrato la difficoltà – o per meglio dire, l’insostenibilità – della gestione di un’infrastruttura di questo tipo. Difficoltà che Ampugnano condivide con le strutture analoghe disseminate in Italia, per le quali Enac, dopo aver fallito gli esperimenti di concessione ventennale a privati – evidentemente impossibilitati a generare un ritorno economico significativo -, si è orientata su una gestione diretta creando la società in-house Enac Servizi s.r.l. Operazione, questa, che, oltre a generare qualche dubbio in termini di conflitto di interessi (Enac, per mission controllore degli aeroporti, si trova a controllare l’operato di una società di cui detiene il 100% delle quote), non ha prodotto finora nulla dal punto di vista pratico. Si continua a dire che l’aeroporto rappresenterebbe un toccasana per superare l’atavico isolamento di Siena – prosegue Gugliotti -. Ma, a parte il fatto che non si comprende perché se si vuole superare l’isolamento di Siena non si stanzino i soldi per il completamento di opere ferroviarie e stradali, sarebbe da capire da quale isolamento ci affrancherebbe l’aeroporto. Non ci aiutano, in tal senso, i proclami sui presunti investimenti prossimi venturi: si parla di 1.850.000 di euro senza dire a cosa queste risorse sarebbero destinate. Si pensa di nuovo ad un aeroporto commerciale con i numeri del vecchio progetto Galaxy e il conseguente enorme impatto ambientale che nessuno racconta? Oppure si pensa ad uno scalo per attrarre clientela vip, “alto-spendente”? E qui l’esperienza di questi anni ha chiarito che la sostenibilità non c’è, se è vero, come è vero, che un movimento di questo genere non è stato mai precluso negli anni passati (e tutt’ora è consentito); ma, se nessuno finora vi ha investito, significa che mai è stato davvero considerato un filone promettente. Peraltro, la clientela alto-spendente ha le sue modalità di spostamento e non le è difficile arrivare spesso in elicottero nei pressi delle strutture prescelte”, aggiunge ancora il sindaco.
“Voglio però, cogliere uno spunto interessantelanciato dal consigliere regionale Stefano Scaramelli, il quale, per superare le difficoltà, ha ipotizzato una gestione unica degli aeroporti toscani da parte della società Toscana Aeroporti. Se questo è l’orientamento che si ritiene risolutivo, la Regione proceda con coerenza e prima di tutto richieda il passaggio del demanio così come previsto dal Piano degli Aeroporti del 2016, diventando, a quel punto, davvero protagonista della vicenda.
Il susseguirsi di prese di posizione dei giorni addietro, poi, ha dimenticato che l’infrastruttura insiste sul territorio di una comunità, che non può essere esclusa dall’informazione, dalla riflessione, dal confronto – a onor del vero, l’imprenditore Vieri Michelagnoli ha richiamato questa necessità: lo cito perché gliene va reso merito. Al proposito, è opportuno ricordare che il consiglio comunale di Sovicille per ben due volte, in due successivi mandati, oltre a ribadire la richiesta di acquisizione del demanio da parte della Regione, ha espresso la ferma volontà di essere interlocutore diretto del gestore di Ampugnano, anche per confrontare altre realistiche prospettive di utilizzo dell’area che sarebbero davvero foriere di interessanti opportunità.
Qualcuno in passato ha irriso la mia proposta di trasformarlo in un centro sportivo di livello internazionale. Qualcun altro, invece, che vive lo sport ad alti livelli, direttamente e non per sentito dire, conosce il movimento che genera e l’indotto che crea mi ha chiamato per rappresentare un deciso interesse alla proposta”, conclude il sindaco Gugliotti