Il sindaco di Torrita spiega: “Noi non siamo stati ascoltati, questa è mancanza di rispetto”
TORRITA DI SIENA. Monta la polemica su quanto avvenuto nell’assemblea di Patto 2000 lo scorso 29 aprile.
Il sindaco di Torrita di Siena, Giacomo Grazi, ha votato contro alla conferma di Marco Ciarini come presidente della società partecipata che si pone come obiettivo lo sviluppo dell’area Valdichiana – Amiata – Trasimeno – Orvietano.
“Come ho chiaramente detto nel corso dell’assemblea svoltasi lo scorso 29 aprile a Città della Pieve – spiega il sindaco Grazi – la mia posizione è contraria rispetto a quanto avvenuto in questa occasione. Le nomine devono essere condivise dal territorio di riferimento, a noi invece non è stata neppure data la possibilità di discutere o di esprimere la nostra posizione su quanto si andava a decidere. Non c’è stata nessuna discussione, noi abbiamo solo potuto accettare ciò che era stato deciso da altri. Io non ci sto. Io credo che si debba sempre trovare una sintesi. Ma questo non è stato fatto. Io chiedo che nel cda ci siano persone che realmente rappresentino i territori di riferimento o che per lo meno ci possa essere una qualche discussione. Ma tutto ciò in questa circostanza non è accaduto”.
Nel corso dell’assemblea Grazi ha spiegato la sua posizione. “Sono stato l’unico a votare contro – spiega il primo cittadino –. Ma stupore ed incredulità attorno a quanto stava avvenendo sono stati espressi anche dagli altri sindaci della Valdichiana, che alla fine hanno deciso di astenersi. L’area della Valdichiana e anche il Pd dei territori della Valdichiana devono farsi sentire. Io non ci sto”.
Grazi ha anche chiesto una riduzione dei compensi per chi andrà a ricoprire questi incarichi: “C’è un decreto – spiega – relativo alla razionalizzazione delle società partecipate. Per questo motivo in assemblea ho parlato di riduzione dei compensi, ma le mie parole sono rimaste totalmente inascoltate. Ho anche chiesto che la decisione venisse rinviata di trenta giorni, solamente per avere il tempo di valutare le varie proposte e possibilità, ma anche su questo non sono stato ascoltato. Credo che si sia mancato di rispetto nei confronti dell’area della Valdichiana, della Valdorcia e dell’Amiata. La cosa più grave, lo ribadisco, non è soltanto il lungo periodo dal quale Marco Ciarini si trova in questo cda, visto che vi siede addirittura dal 2002. Ma la cosa più grave è il modus operandi con il quale si è arrivati alla sua conferma, senza alcun tipo di discussione in merito. Nessuno ha potuto dire la propria opinione. Io quindi chiedo un netto passo indietro da parte di Ciarini. Lo chiedo in maniera ancora più convinta dopo aver visto l’atteggiamento che lui ha tenuto nel corso dell’assemblea”.
