di Andrea Pagliantini
GAIOLE IN CHIANTI. Il faticoso lavoro di un anno è andato in fumo in pochi minuti intorno alle 15 di domenica 7 settembre. Una grandinata violentissima ha praticamente compiuto uno scempio tra piante e soprattutto vigneti nei pressi del paese e nei dintorni, risparmiando qualche zona, come, ad esempio, Vertine che è stata solo sfiorata dalla "tragedia".
Non si vedeva da tempi immemori una desolazione simile e una grandine così fitta: le uve sono state gravemente danneggiate e sarà dificile che in queste condizioni possa giungere a completa maturazione e possa essere vendemmiata.
Il resto dei danni comunque si vedrà meglio nei prossimi giorni, quando l’uva inizierà a seccare, sperando che il tempo si rimetta al bello e non origini marciumi e muffe, che sarebbero un disastro totale dopo quello piovuto dal cielo.
Nel gio di ricognizione compiuto dopo la grandinata, desolante il quadro della situazione: ci saranno vigne in cui non ci si perderà nemmeno tempo a raccogliere i grappoli.
Chi le vigne le calpesta tutto l’anno, quando succedono simili disastri, non ha bisogno che siano di sua proprietà per avvertire dentro una grande angoscia e commozione.
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