Dopo la presentazione a Palazzo del Capitano e il taglio del nastro al Museo Civico Pinacoteca Crociani, aperitivo in musica all’Accademia di Musica e Arti di Palazzo Ricci
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MONTEPULCIANO. Si è svolta nella Sala Master di Palazzo del Capitano, affacciata sui tetti del Centro Storico, la presentazione della mostra che caratterizzerà ancora di più la già ricca estate culturale poliziana: “Montepulciano e la Città Eterna, paesaggi e vedute dall’estetica del Grand Tour alla metà del XX secolo”. Ha aperto la presentazione il Sindaco di Montepulciano, Andrea Rossi, che nel suo saluto ai tanti presenti che affollavano la pur grande Sala Master, ha rimarcato il ruolo dell’amministrazione comunale come promotrice di eventi culturali importanti. “Negli ultimi dieci anni” – ha detto Rossi – “di pari passo con l’aumentare del numero e della qualità degli eventi presentati, si è potuto registrare anche un notevole incremento della ricchezza di Montepulciano, in chiara controtendenza con l’andamento nazionale, segno evidente che la cultura può ormai essere considerata a pieno titolo non una spesa ma un investimento per tutta la comunità”.
Ha poi preso la parola lo storico dell’arte Claudio Strinati, che ha tenuto una vera e propria lectio magistralis sul fenomeno del Grand Tour e su cosa ci ha lasciato in termini artistici, non solo pittorici, citando in modo leggero e accattivante le testimonianze di letterati/pittori/viaggiatori che segnarono in modo particolare questo fenomeno. La sua disamina, che ha letteralmente affascinato i presenti, ha anche colto alcuni aspetti del fare turismo in chiave moderna, ma auspicando un ritorno ad una filosofia antica del viaggiare, quando questa esperienza era sinonimo di conoscenza e di crescita culturale.
Fabrizio Nevola e Renato Mammucari, i due collezionisti romani che hanno messo a disposizione alcune loro opere per l’allestimento della mostra, hanno invece parlato del ruolo che dovrebbe avere il collezionista nel mantenere la memoria storica attraverso l’acquisto di pezzi da mettere a disposizione della comunità proprio in progetti come quello della mostra di Montepulciano. Roberto Longi, nella duplice veste di direttore del Museo Civico Pinacoteca Crociani e curatore della mostra, ha come sempre catturato l’attenzione con le sue disamine precise, ma anche ironiche e disincantate, che hanno sottolineato alcuni particolari delle opere esposte.
Ha chiuso la presentazione l’On. David Sassoli, Parlamentare Europeo, che da tempo segue con attenzione la vita culturale di Montepulciano. Visto anche il suo ruolo istituzionale, Sassoli ha voluto parlare della ricchezza che nasce dalla diversità, facendo un parallelo tra la conoscenza acquisita dal viaggiatore entrando in contatto con gli abitanti di un mondo per lui sconosciuto e il suo trasmettere la cultura della terra d’origine. Quello che di fatto, visti i tempi e i mezzi di spostamento, nonché le strade dell’epoca, facevano i viaggiatori del Grand Tour intraprendendo i loro viaggi che finivano con il connotarsi come vere e proprie avventure.
La serata è proseguita al Museo, dove, dopo il classico taglio del nastro, si è svolta una visita guidata alla mostra che ha visto anche qui una grande partecipazione di pubblico. Il tutto si è concluso a Palazzo Ricci dove l’Accademia Europea di Musica e Arti ha allietato il brindisi augurale con un elegante intermezzo musicale, offrendo agli ospiti la possibilità di visitare il palazzo.
In concomitanza con l’apertura della mostra, è stata consegnata alla filiale di Montepulciano di UBI Banca la riproduzione del panorama di Montepulciano esposto al Museo Civico. Realizzata da Colorgis, azienda del territorio titolare del procedimento brevettato “Artevera”, la ricostruzione della preziosa opera – il cui 90% del lavoro è svolto artigianalmente – presenta una straordinaria fedeltà all’originale. La riproduzione della veduta seicentesca di Montepulciano, che già fa bella mostra di sé nel salone di Palazzo Cervini, sede di UBI Banca, rientra nell’accordo tra l’Istituto di Credito, proprietario dell’opera, e il Comune di Montepulciano che ha consentito di esporre l’originale tra i pezzi di maggior pregio della rassegna