
POGGIBONSI. Conto alla rovescia per i fuochi di San Lucchese. Manca infatti solo una settimana alla notte della Vigilia ed è già al lavoro a pieno ritmo la macchina organizzativa guidata dall’associazione Amici di Poggibonsi che con il suo impegno e la sua collaborazione permetterà, per il sesto anno consecutivo, la realizzazione di questa manifestazione che raccoglie ogni edizione sempre più adesioni e sempre maggior entusiasmo da parte dei ragazzi e della città, con tante e nuove richieste di partecipazione.
I fuochi della Vigilia, voluti dal Comune e realizzati con la collaborazione della scuola media Leonardo da Vinci, saranno accesi la notte del 27 aprile. Dopo la distribuzione del materiale informativo ai ragazzi si sta procedendo proprio in questi giorni all’organizzazione operativa dell’evento. E quindi l’associazione Amici di Poggibonsi sta coordinando l'installazione delle postazioni dove la notte della Vigilia i ragazzi accenderanno i fuochi. I falò saranno predisposti lungo l'argine inferiore del torrente Staggia usando materiale ecocompatibile, e le cataste saranno poi accese da ragazzi e ragazze, della scuola e non, organizzati in gruppi.
Durante la manifestazione, alle 21,30 circa, si esibirà sulla pista ciclabile la Banda Sonora La Ginestra. Inoltre i fuochi saranno fotografati e dal materiale fotografico saranno realizzati dei poster che saranno donati alla scuola media e all'Associazione Amici di Poggibonsi. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescente partecipazione, che ha visto aumentare sia il numero dei fuochi accessi sia quello delle persone, centinaia nell’edizione 2009, che partecipano all’evento. Segno che quest’antica tradizione, molto sentita dai poggibonsesi, sta tornando in vigore forte di un nuovo entusiasmo che ha finito per coinvolgere le giovani generazioni, rispondendo in tal modo a quello che era l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione Comunale.
Festeggiare così il Santo Patrono porta infatti a rivivere un’antica tradizione che si era affievolita negli anni. La volontà dell'Amministrazione è stata proprio quella di ridare vigore a questa usanza e fare in modo che avesse una sorta di riconoscimento ufficiale. Da sei anni, grazie all’impegno dell'associazione Amici di Poggibonsi la tradizione è stata ripristinata e i ragazzi sono tornati a divertirsi in questo modo. La tradizione Un tempo erano soprattutto i bambini e i ragazzi – divisi in gruppi che corrispondevano ai diversi quartieri della città – a darsi da fare per accumulare nelle piazze, lungo le strade e in altri spazi, la legna da ardere, fascine ma anche pezzi di mobili e altri scarti che andavano a formare grandi cataste destinate a bruciare. Il rituale prevedeva una lunga preparazione. E già nei giorni precedenti alla festa la città cominciava a mostrare questi segni dell’attesa con cataste più o meno grandi che spuntavano in ogni luogo. L’obiettivo era quello di arrivare alla vigilia di San Lucchese con la catasta più alta, appiccare il fuoco e fare tardi in attesa di festeggiare il Santo Patrono della città.
I fuochi della Vigilia, voluti dal Comune e realizzati con la collaborazione della scuola media Leonardo da Vinci, saranno accesi la notte del 27 aprile. Dopo la distribuzione del materiale informativo ai ragazzi si sta procedendo proprio in questi giorni all’organizzazione operativa dell’evento. E quindi l’associazione Amici di Poggibonsi sta coordinando l'installazione delle postazioni dove la notte della Vigilia i ragazzi accenderanno i fuochi. I falò saranno predisposti lungo l'argine inferiore del torrente Staggia usando materiale ecocompatibile, e le cataste saranno poi accese da ragazzi e ragazze, della scuola e non, organizzati in gruppi.
Durante la manifestazione, alle 21,30 circa, si esibirà sulla pista ciclabile la Banda Sonora La Ginestra. Inoltre i fuochi saranno fotografati e dal materiale fotografico saranno realizzati dei poster che saranno donati alla scuola media e all'Associazione Amici di Poggibonsi. Negli ultimi anni si è assistito ad una crescente partecipazione, che ha visto aumentare sia il numero dei fuochi accessi sia quello delle persone, centinaia nell’edizione 2009, che partecipano all’evento. Segno che quest’antica tradizione, molto sentita dai poggibonsesi, sta tornando in vigore forte di un nuovo entusiasmo che ha finito per coinvolgere le giovani generazioni, rispondendo in tal modo a quello che era l’obiettivo prioritario dell’Amministrazione Comunale.
Festeggiare così il Santo Patrono porta infatti a rivivere un’antica tradizione che si era affievolita negli anni. La volontà dell'Amministrazione è stata proprio quella di ridare vigore a questa usanza e fare in modo che avesse una sorta di riconoscimento ufficiale. Da sei anni, grazie all’impegno dell'associazione Amici di Poggibonsi la tradizione è stata ripristinata e i ragazzi sono tornati a divertirsi in questo modo. La tradizione Un tempo erano soprattutto i bambini e i ragazzi – divisi in gruppi che corrispondevano ai diversi quartieri della città – a darsi da fare per accumulare nelle piazze, lungo le strade e in altri spazi, la legna da ardere, fascine ma anche pezzi di mobili e altri scarti che andavano a formare grandi cataste destinate a bruciare. Il rituale prevedeva una lunga preparazione. E già nei giorni precedenti alla festa la città cominciava a mostrare questi segni dell’attesa con cataste più o meno grandi che spuntavano in ogni luogo. L’obiettivo era quello di arrivare alla vigilia di San Lucchese con la catasta più alta, appiccare il fuoco e fare tardi in attesa di festeggiare il Santo Patrono della città.