Il Comune di Monteroni d’Arbia, con gli altri proprietari dell’antica struttura, ha affidato l’intervento conservativo
MONTERONI D’ARBIA. Ripresi dagli ultimi mesi del 2016 i lavori di restauro e risanamento conservativo della Grancia di Cuna comprese le opere di manutenzione straordinaria di tutte le coperture. Il Comune di Monteroni infatti assieme agli altri proprietari dell’antico granaio che compongono il condominio ha dato il via ai lavori tramite un nuovo affidamento dopo il fallimento dell’impresa che negli anni passati aveva vinto il primo appalto.
“Come amministrazione comunale fin dall’inizio del nostro mandato ci siamo interessati al futuro della Grancia rispetto alla quale abbiamo trovato una situazione piuttosto intrigata – spiega il sindaco di Monteroni d’Arbia Gabriele Berni – il Comune doveva ottemperare a quanto previsto dall’accordo contrattuale ovvero il pagamento del rifacimento dei tetti della parte di proprietà privata, più di 500.000 euro, per il passaggio al proprio patrimonio di una parte degli edifici (i granai) che compongono la Grancia, inoltre i lavori erano stati affidati ad una ditta che nel frattempo è fallita non completando l’opera. In questo periodo abbiamo cercato di non compromettere il lavoro fatto, mantenendo l’impalcatura in essere e sostituendo i teli di protezione nel frattempo logorati da vento e pioggia. Adesso superate molte difficoltà siamo soddisfatti di avere trovato un nuovo accordo con tutti i condomini, appaltato di nuovo i lavori e fatto ripartire il cantiere. Non sono finite comunque le difficoltà visto che siamo chiamati oggi a pagare accordi maturati in altre stagioni ed altri contesti. Questo è reso possibile grazie alle scelte coraggiose che abbiamo fatto come ente consapevoli comunque che le risorse economiche sono limitate e che quelle che utilizziamo per questo intervento non possono essere utilizzate per altri lavori”.
La Grancia di Cuna nasce nel quattordicesimo secolo come granaio dello Spedale Santa Maria della Scala di Siena e rappresenta, per dimensioni, monumentalità e stato di conservazione, una delle più alte testimonianze, a livello italiano ed europeo, di strutture architettoniche medievali a carattere produttivo. Inoltre sorge ancora lungo la via Francigena che è diventata itinerario di interesse europeo ed ogni anno è percorsa da migliaia di camminatori e pellegrini che vengono attratti dalla monumentalità della Grancia e che in questa ottica potrebbe trovare una nuova funzione in futuro.
“Al momento i lavori sono indirizzati al rifacimento – spiega l’assessore ai Lavori Pubblici Francesco Grassi – hanno un costo totale di oltre 500 mila euro e permetteranno il mantenimento di questa opera così importante per il nostro territorio. Negli anni passati sono stati eseguiti i lavori di restauro delle rampe di accesso ed altri interventi per tamponare problematiche strutturali contingenti. Il problema è che tutto questo non ci permette di ragionare su un prossimo utilizzo della Grancia per il quale sono necessarie molte altre risorse, fuori scala per le nostre possibilità e dimensioni, per questo da tempo siamo impegnati nella ricerca di ulteriori finanziamenti oltre a quelli già ottenuti cosa che però, considerato anche il momento di difficoltà generale, non è assolutamente scontata o immediata”.