Più 300% in pochi anni. “Il bilancio non dovrebbe dipendere da queste entrate”
MONTERONI D’ARBIA. Crescono di oltre il 330% gli incassi delle multe iscritti nel Bilancio del comune di Monteroni d’Arbia negli ultimi 5 anni. Stando ai dati dei bilanci, i “proventi” delle multe generati dall’autovelox di Ponte d’Arbia, passano da poco più di 400 mila euro del 2014 al milione di euro del 2016 per raggiungere la cifra record di quasi un milione e 300 mila euro nel 2019.
“Un aumento spropositato che spaventa e che fa pensare. Non corrisponde alla percezione di un incremento del tasso di irruenza stradale da parte di coloro che attraversano l’abitato di Ponte d’Arbia; viene dunque da chiedersi quali siano le ragioni di un incremento così consistente tale da generare addirittura la triplicazione delle sanzioni, almeno nel valore di gettito presunto – spiega Massimo Granchi, candidato a sindaco per Monteroni Viva – Preoccupa di più il fatto che tale importo sia sostanzialmente quasi equivalente a quello dell’IMU, il cui gettito è di 1 milione e 800 euro. Se si pensa che l’IMU è la principale gamba su cui si sorregge il bilancio, diventa chiaro che la seconda gamba portante è praticamente costituita dalle multe. Il che equivale a dire che il bilancio, ovvero lo strumento che sorregge i servizi comunali, dal trasporto, ai servizi sociali, agli asili nido, si regge sul presupposto che gli automobilisti di Ponte d’Arbia continueranno a infrangere il codice della strada anche per i prossimi anni, visto che il Bilancio di Previsione ne prevede identico stanziamento anche per il 2020 che per il 2021”.
Ma cosa succedere, se gli automobilisti cominciassero a rispettare scrupolosamente il limite di velocità? Il Comune di Monteroni d’Arbia rischierebbe il default in 12 mesi. Inoltre, tra coloro che vengono sanzionati, paga la multa solo 1 automobilista su 2. I non pagatori finiscono a ruolo di Equitalia, nella speranza che qualcuno faccia presto un condono.
“Ad avere la peggio sono comunque i cittadini di Monteroni – conclude Massimo Granchi – poiché in considerazione che l’importo stanziato va comunque garantito a Bilancio, coloro che le tasse le pagano, ovvero i buoni pagatori, devono finanziare anche gli stanziamenti per questi crediti di dubbia esigibilità”.