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“La proposta – sottolinea il segretario del Pd Chiancianese – di un governo di ‘emergenza locale’ tradirebbe il voto espresso dai cittadini e non darebbe alcun contributo a risolvere i problemi della nostra realtà, la quale, piuttosto, ha bisogno di un dialogo leale e costruttivo fra maggioranza e opposizione. L’ipotesi avanzata dal coordinatore del Pdl, inoltre, parte da alcuni presupposti non corretti e falsi, come quello secondo il quale ci sarebbe una profonda divisione all’interno del Pd. A Giglioni vorrei dire che è vero il contrario, ossia che il Pd chiancianese è compatto e sulla base di questa unità andremo, il 25 giugno, a rinnovare il gruppo dirigente, scrivendo una nuova pagina della storia del Pd. Con la stessa serenità e convinzione, inoltre, continueremo a sostenere la giunta guidata da Gabriella Ferranti che sta lavorando per rilanciare Chianciano Terme”.
“L’idea del Pdl – prosegue Rondoni – è poi da stigmatizzare anche perché espressa da una forza politica alla guida del governo nazionale che, a causa dei tagli devastanti, sta mettendo in ginocchio gli Enti locali. La maggioranza di cui il Pdl fa parte, infatti, nel tentativo di trasferire il debito dello Stato centrale ai comuni, alle province e alle regioni, sta mettendo a rischio servizi essenziali per i cittadini: dalla sanità, ai servizi sociali, alle scuole, alla viabilità, alla cultura. Come Pd – conclude Rondoni – siamo sempre stati favorevoli ad un confronto costruttivo anche con le forze di opposizione per il bene di tutti i chiancianesi e intendiamo tenere aperta la porta del dialogo, purché questo sia finalizzato al bene di tutti, incentrato sul rispetto reciproco e non sul tentativo di inutili strumentalizzazioni”.