di Fabrizio Pinzuti
PIANCASTAGNAIO – Il gruppo consiliare di Prospettiva Comune ha inoltrato, in data 10 Luglio 2009 – ma i dettagli sono venuti a conoscenza dell'opinione pubblica solo in questi giorni – un reclamo all'Authority e ad altri soggetti interessati e preposti a vigilare circa la validità dell'Accordo Volontario Attuativo del Protocollo d'Intesa sulla Geotermia firmato da Regione Toscana e Enel.
Infatti l'accordo è stato siglato il 20 Aprile 2009 sebbene il Protocollo, a sua volta sottoscritto il 20 dicembre 2007, prevedesse una scadenza perentoria di 120 giorni, a pena di decadenza del Protocollo stesso.
L'accordo era già passato sotto il mirino dell'Antitrust, che con provvedimento del 12.9.2008 ne aveva rilevato l'incongruente previsione circa la proroga delle attuali concessioni in favore dell'Enel dal 2013 al 2024 ed oggi appare, a giudizio di Prospettiva Comune, affetto da irrecuperabile decadenza.
E non è solo questione di tempi. Infatti l'accordo generale sulla geotermia si è formato "per la concorrente (e non più scindibile) volontà di 24 enti pubblici mentre l'accordo volontario attuativo, teleologicamente connesso al primo, è stato sottoscritto da uno soltanto di tali enti", la regione Toscana, senza peraltro che fossero acquisiti "elementi di valutazione comparativa per accertare se fosse il caso di orientarsi verso una scelta diversa o di confermare nel pregresso rapporto l'originario interlocutore" un termine già definito perentorio e a pena di risoluzione contrattuale nella prassi della pubblica amministrazione non può essere trasformato in una semplice e generica indicazione temporale, priva di alcuna rilevanza giuridicamente vincolante"; ugualmente "non solo attraverso il protocollo di intesa si violarono allora i fondamentali principi legati alla concorrenza e al libero mercato, ma oggi per l'ulteriore illegittimità posta in essere dalla Regione Toscana, si potrebbero addirittura ipotizzare fattispecie più attinenti al diritto penale che a quello amministrativo. Di fatto attraverso lo slittamento di oltre un anno del termine previsto per l'adempimento degli oneri in capo ad Enel, si sarebbe di nuovo privilegiata questa società a scapito di eventuali altri soggetti altrettanto interessati allo sfruttamento dell'energia geotermica".
C'è infine l'ultimo elemento, definito "inquietante" da Prospettiva Comune: "almeno relativamente a Piancastagnaio alcune delle cinque centrali geotermoelettriche ivi presenti risultano non aver ottenuto la necessaria certificazione di agibilità e comunque nessuna di esse è stata sottoposta a Valutazione di Impatto Ambientale" (V.I.A.). "Nessuno tra i tanti amministratori pubblici sottoscrittori di quel protocollo di intesa – pur nella previsione di una intensificazione dello sfruttamento e, appunto, di rinnovo delle concessioni – si è posto il problema dell'ordinaria tutela delle persone e dell'ambiente disponendo, almeno in quella sede, l'obbligo per il gestore (come imposto dalla normativa europea) di sottoporre a V.I.A. non solo i nuovi ma anche tutti gli altri impianti esistenti".