PIANCASTAGNAIO. Il sindaco Fabrizio Agnorelli commenta gli sviluppi del florovivaismo: "Il protocollo a sostegno dello sviluppo di un polo florovivaistico ecosostenibile in Toscana e il nulla osta della Regione Toscana alla dismissione della centrale Pc2 e alla realizzazione del nuovo termodotto rappresentano elementi importanti per il rilancio di Floramiata e per una prima soluzione alle problematiche ambientali".
“Nei giorni scorsi – continua Agnorelli – il Comune di Piancastagnaio ha approvato il protocollo d’intesa che lo vede protagonista insieme al Ministero dello Sviluppo economico, alla Regione Toscana, alla Provincia di Siena, ai Comuni di Piancastagnaio e di Radicondoli, alla Comunità montana dell’Amiata Val d’Orcia e alla Florconsorzi. L’obiettivo è quello di incrementare, attraverso un sistema di approvvigionamento di calore geotermico, le attività produttive nel territorio pianese. Su queste basi, il Comune di Piancastagnaio si è impegnato a favorire la chiusura di Pc2 e la rapida realizzazione, da parte di Enel, del termodotto di collegamento dello scambiatore della centrale Pc3 con Floramiata. Inoltre, non appena l’avvenuto riassetto di Piancastagnaio lo renderà possibile, ci siamo impegnati a definire, dopo l’ultimazione e l’acquisizione del termodotto, le migliori condizioni per provvedere alla fornitura del calore geotermico alle imprese utilizzatrici, con particolare attenzione per le aziende che già operano sul territorio, al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali”.
“Alla luce di quanto stabilito nel protocollo – aggiunge il primo cittadino pianese – accogliamo con grande soddisfazione il primo nulla osta della Regione Toscana che dà inizio al riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio. Questa autorizzazione è il frutto di un percorso che abbiamo condiviso con la Provincia di Siena, la Comunità montana Amiata Val d’Orcia, l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere e la Soprintendenza archeologica della Toscana e che è stato arricchito dai contributi tecnici dell’Arpat e dei settori regionali che si occupano della tutela dall’inquinamento elettromagnetico e acustico e della radioattività ambientale”. “Una volta ottenute le necessarie autorizzazioni – conclude Agnorelli – Enel potrà procedere alla dismissione della centrale di Pc2, riqualificando il sito, e alla realizzazione di un termodotto interrato che, partendo da Pc3, garantirà la fornitura di calore alle serre di Floramiata. Per gli altri interventi previsti dal progetto di riassetto dell’area, invece, Enel dovrà attendere la valutazione di impatto ambientale al fine di garantire il rispetto del territorio. Il Comune di Piancastagnaio avrà il compito di controllare la realizzazione delle opere e il rispetto di quanto previsto dall’autorizzazione emanata dalla Regione Toscana”.
“Nei giorni scorsi – continua Agnorelli – il Comune di Piancastagnaio ha approvato il protocollo d’intesa che lo vede protagonista insieme al Ministero dello Sviluppo economico, alla Regione Toscana, alla Provincia di Siena, ai Comuni di Piancastagnaio e di Radicondoli, alla Comunità montana dell’Amiata Val d’Orcia e alla Florconsorzi. L’obiettivo è quello di incrementare, attraverso un sistema di approvvigionamento di calore geotermico, le attività produttive nel territorio pianese. Su queste basi, il Comune di Piancastagnaio si è impegnato a favorire la chiusura di Pc2 e la rapida realizzazione, da parte di Enel, del termodotto di collegamento dello scambiatore della centrale Pc3 con Floramiata. Inoltre, non appena l’avvenuto riassetto di Piancastagnaio lo renderà possibile, ci siamo impegnati a definire, dopo l’ultimazione e l’acquisizione del termodotto, le migliori condizioni per provvedere alla fornitura del calore geotermico alle imprese utilizzatrici, con particolare attenzione per le aziende che già operano sul territorio, al fine di garantire il mantenimento dei livelli occupazionali”.
“Alla luce di quanto stabilito nel protocollo – aggiunge il primo cittadino pianese – accogliamo con grande soddisfazione il primo nulla osta della Regione Toscana che dà inizio al riassetto dell’area geotermica di Piancastagnaio. Questa autorizzazione è il frutto di un percorso che abbiamo condiviso con la Provincia di Siena, la Comunità montana Amiata Val d’Orcia, l’Autorità di Bacino del Fiume Tevere e la Soprintendenza archeologica della Toscana e che è stato arricchito dai contributi tecnici dell’Arpat e dei settori regionali che si occupano della tutela dall’inquinamento elettromagnetico e acustico e della radioattività ambientale”. “Una volta ottenute le necessarie autorizzazioni – conclude Agnorelli – Enel potrà procedere alla dismissione della centrale di Pc2, riqualificando il sito, e alla realizzazione di un termodotto interrato che, partendo da Pc3, garantirà la fornitura di calore alle serre di Floramiata. Per gli altri interventi previsti dal progetto di riassetto dell’area, invece, Enel dovrà attendere la valutazione di impatto ambientale al fine di garantire il rispetto del territorio. Il Comune di Piancastagnaio avrà il compito di controllare la realizzazione delle opere e il rispetto di quanto previsto dall’autorizzazione emanata dalla Regione Toscana”.