Durante l’evento di Nuoro, Cultura Italiae ha manifestato anche l’interesse e la volontà di mettere sotto osservazione l’intera area del Chianti storico, come entità culturale e geografica
GAIOLE IN CHIANTI. Gaiole in Chianti, piccolo comune di 2800 abitanti nel cuore del Chianti storico, è stato preso a modello come presidio di cultura da Cultura Italiae, una rete che mette insieme personalità del mondo della cultura, dello sport, dell’innovazione e dell’impresa creativa, enogastronomica e turistica, per creare progetti concreti finalizzati a rappresentare l’Italia del merito e dell’eccellenza.
Michele Pescini, sindaco di Gaiole in Chianti, è stato chiamato a intervenire nel corso di un importante convegno che si è svolto a Nuoro, organizzato da Cultura Italiae con il patrocinio di S&D Europarlamento e con la partecipazione di voci autorevoli ed esperti del settore tra i quali l’europarlamentare Renato Soru.
“Senza cultura è difficile che un territorio possa crescere – commenta il sindaco Michele Pescini – per questo è importante che si torni a parlare di cultura e di modelli di sviluppo basati sulla cultura e che a farlo sia un’associazione come Cultura Italiae, che mette insieme esperienze virtuose e menti illuminate in grado di fare la differenza. Credo che sia necessario prima di tutto recuperare la dignità di un territorio affinché si possano creare condizioni positive per lo sviluppo e che cultura e innovazione siano due concetti fortemente legati e imprescindibili”.
“L’attenzione di Cultura Italiae per Gaiole in Chianti –prosegue il sindaco – è legata alla capacità che ha dimostrato questo territorio di mettere a frutto le proprie peculiarità culturali, per creare reddito. Per questo siamo diventati una sorta di caso studio. Parliamo di un comune situato in un’area, quella del Chianti, famosa per il vino e caratterizzata da un sistema agricolo con una marcia in più rispetto ad altre realtà geografiche. Un territorio intriso di cultura, che ha saputo trasformare in risorsa tutti quegli elementi comunemente concepiti come delle debolezze. Abbiamo fatto diventare un valore la bassa densità abitativa: il nostro comune conta 2800 abitanti dispersi in 26 frazioni su una estensione di 130 chilometri quadrati. Ma alla base di tutto ci sono le relazioni umane, quelle genuine e autentiche, proprio come un tempo. Questa è la nostra più grande forza. Le relazioni sono il più importante collante della nostra cultura identitaria. Quando sono stato eletto sindaco nel 2009, con mio grande stupore ho scoperto che la rivista statunitense di economia e finanza Forbes, stilando una graduatoria dei luoghi più idilliaci al mondo dove gli americani avrebbero voluto vivere, avevano messo al primo posto proprio Gaiole in Chianti. Mi sono chiesto come facessero a conoscerlo. L’interesse dei media internazionali per Gaiole è cresciuto in quegli anni grazie all’Eroica che all’epoca era un piccolo evento. Oggi, alla sua 21esima edizione, conta 7mila partecipanti provenienti da ogni parte del pianeta, con un giro di qualche milione di euro. Siamo diventati famosi con l’Eroica perché l’Eroica è la sintesi del tutto che ci ha fatto apprezzare nel mondo”.
Durante l’evento di Nuoro, Cultura Italiae ha manifestato anche l’interesse e la volontà di mettere sotto osservazione l’intera area del Chianti storico, come entità culturale e geografica, per analizzarla da un punto di vista scientifico e comprenderne le potenzialità.