Secondo il Comitato No Fusione "Negata la democrazia ai torritesi"
TORRITA DI SIENA. Dal Comitato NO FUSIONE Torrita di Siena – Montepulciano riceviamo e pubblichiamo.
“Il Collegio di garanzia proposto dal sindaco ha bocciato la nostra richiesta di referendum che aveva lo scopo di far esprimere i soli Cittadini di Torrita di Siena sull’ipotesi di fusione con Montepulciano. Secondo noi le motivazioni addotte sono discutibili e largamente contraddittorie. E nel caso il Comune adotti tale determinazione, un ricorso nelle opportune sedi sarà la via inevitabile affinché non si neghi la democrazia partecipativa ai nostri concittadini .
Il fatto che l’Amministrazione si rallegri pubblicamente anzitempo, in televisione, della determina di tale collegio, significa che teme l’espressione contraria alla proposta di fusione. Vogliamo ricordare che il regolamento per lo svolgimento dei referendum comunali attualmente in vigore, prevede agli articoli 3 e 10, che spetti al consiglio comunale l’ultima parola; per questo facciamo un appello a tutti i consiglieri affinché valutino con attenzione e consentano a coloro che li hanno eletti di esprimersi liberamente su un tema di esclusiva competenza locale.
Siamo davanti ad un atto di forza amministrativo, anche se coperto da un Collegio di garanzia i cui componenti sono stati indicati dal sindaco. Non accettiamo, inoltre, l’accusa avanzata dall’amministrazione di essere uno strumento politico perché noi ci occupiamo solo del NO ALLA FUSIONE.
Il Partito Democratico invece di favorire forme democratiche di confronto, su una proposta di cui è il promotore, è silente da mesi. Questa situazione rafforza la nostra convinzione di essere nel giusto. Siamo certi che il nostro ricorso sarà accettato e che presto andremo al REFERENDUM”.