La richiesta dei territori approvata dal massimo consesso regionale. Dopo il referendum, i Consigli Comunali potranno riesaminare il progetto
FIRENZE. Il Consiglio Regionale della Toscana ha approvato, nella seduta di mercoledì 4 luglio, il documento che, accogliendo le richieste dei Sindaci, le indicazioni dei Consigli Comunali ed anche le volontà dei Comitati, subordina la fusione tra i Comuni di Montepulciano e Torrita di Siena al raggiungimento della maggioranza dei SI (50% + 1) in entrambi i comuni, in occasione del referendum previsto dalla normativa regionale.
Un risultato, quello ottenuto in Consiglio Regionale, che conferma dunque, in pieno, quanto i due Comuni avevano chiesto già nel 2016, con le prime deliberazioni dei rispettivi Consigli, e che i Sindaci Andrea Rossi e Giacomo Grazi hanno rivendicato con forza nella nota inviata a Via Cavour venerdì scorso; l’Ordine del Giorno approvato va poi anche oltre, lasciando una porta aperta ad una decisione ancora più attenta e meditata.
“Siamo molto soddisfatti – dichiarano i due Sindaci –, mercoledì mattina, in Consiglio Regionale, è stato compiuto un altro importante passo sul percorso di fusione che ribadisce la fondamentale importanza che le due Amministrazioni attribuiscono alla volontà dei cittadini. Perché anzitutto viene riconosciuta la piena legittimità del pronunciamento dei due Consigli Comunali che indicavano nella maggioranza assoluta dei votanti (50% +1) in entrambi i Comuni la soglia di gradimento necessaria per procedere alla fusione. Inoltre l’atto, dimostrando sensibilità ed attenzione alle esigenze del territorio, ammette la possibilità che i Consigli Comunali, analizzato il voto, chiedano al Consiglio Regionale di approvare o meno la Legge necessaria per sancire la fusione”.
“L’Ordine del Giorno approvato dall’Assemblea – proseguono Rossi e Grazi – è stato proposto dalla maggioranza di centro-sinistra che ringraziamo per la coerenza dimostrata con quanto detto fin dalle prime iniziative pubbliche, a cui erano stati presenti anche alcuni consiglieri regionali di centrosinistra”.
“Ora torniamo quindi a concentrarci sul referendum, sulle enormi potenzialità di questo progetto e sulle iniziative di promozione popolare” affermano i due Sindaci. “Resta il rammarico per i toni eccessivamente accesi che in questi mesi si sono sviluppati sull’argomento e che hanno badato più alla forma che non alla sostanza. Ora che le parti politiche che siedono in Consiglio Regionale hanno legittimato le nostre esigenze democratiche, espresse dai nostri territori, rivolgiamo a tutti un invito a ragionare sul progetto, a sviluppare la discussione nelle sedi pubbliche, mai andando “contro” le posizioni opposte ma piuttosto esprimendosi “a favore” delle proprie. Non vogliamo che le urla che ormai caratterizzano negativamente la politica nazionale comincino a far parte anche della nostra comunità: la discussione può essere e deve essere critica, ma sobria, tenendo sempre presente l’obiettivo primario e cioè consentire ai cittadini di esprimere liberamente le proprie opinioni essendo però correttamente informati”.
“Non neghiamo – concludono Rossi e Grazi – che, in assenza di quanto approvato oggi dalla Regione, le maggioranze che amministrano Montepulciano e Torrita di Siena sarebbero state disposte da subito, come sempre detto, ad interrompere il progetto, assumendo gli atti necessari”.