Casucci (LN): "Benefici tutti da dimostrare. Le fusioni dovrebbero basarsi su aspetti comuni ed omogenei"
CHIANCIANO – Il sasso nello stagno l’ha lanciato Stefano Scaramelli dal pulpito della Festa dell’Unità, annunciando di voler fondere il Comune di Chiusi con quello di Chianciano Terme, ma le increspature dell’acqua si sono fatte pronunciate fin da subito. A rispondere in prima battuta e restituire al mittente ogni ipotesi di fusione è stato ovviamente il diretto interessato, il Sindaco di Chianciano Andrea Marchetti, che in un lungo post sul suo profilo social ha chiaramente detto che non esiste un piano concreto e basi solide per iniziare nessun tipo di percorso. Ma anche la Lega Nord ha una posizione molto critica sull’ipotesi messa sul tavolo da Scaramelli: «Siamo disorientati dalle parole poco opportune di Scaramelli; crediamo che su temi così delicati sia necessaria una maggiore prudenza nelle dichiarazioni e nell’attivazione dei relativi processi legislativi, visto che i benefici ancora sono tutti da dimostrare.» afferma il consigliere regionale della Lega Nord Marco Casucci, primo firmatario della proposta di Legge di modifica del procedimento di fusione dei comuni e componente della Commissione regionale dove vengono discussi tali progetti. «Noi siamo favorevoli alle fusioni solo se ci sono tutte quelle condizioni necessarie a migliorare la vita di cittadini ed imprese, ma crediamo che debbano essere preventivamente valutate e provate attraverso l’elaborazione di specifici studi di fattibilità, ma soprattutto sosteniamo con forza il principio basilare per cui non si debba prescindere dal rispetto della volontà popolare e si debba procedere quindi alla fusione solo e soltanto se, in tutti i comuni interessati la maggioranza dei cittadini esprime parere favorevole, mentre il PD di Scaramelli preferisce un’impostazione diversa, dove il volere popolare è tenuto molto meno in considerazione.» sostiene Casucci. Anche Riccardo Galligani, responsabile enti locali provinciale della Lega Nord, esprime la sua personale opinione: «Esternazioni come quelle di Scaramelli dimostrano come non si voglia basare il processo di fusione su basi solide, ma lo si faccia piuttosto con la volontà di annettere territori con la promessa di forti incentivi economici che appena saranno terminati non si sa bene se avranno prodotto l’efficientamento della spesa o, viceversa, un aumento a dismisura della stessa, con il rischio di avere a breve una situazione ancora peggiore di quella attuale. Onestamente è difficile trovare punti in comune tra Chiusi e Chianciano Terme in termini di omogeneità di sviluppo economico e del territorio. Al momento mi sembra che i bisogni siano diametralmente opposti.»